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Venerdì sciopero dei taxi. A Roma la manifestazione nazionale

I lavoratori del settore chiedono regole certe per disciplinare l’attività, preda dell’abusivismo e delle app di prenotazione

Stop in tutta Italia per le vetture bianche. Domani i taxi delle principali città del Paese rimarranno fermi dalle 8 alle 22 per chiedere alle istituzioni di disciplinare l’attività e portare al termine il processo di riforma del comparto iniziato a fine del 2018 a tutela degli operatori del noleggio da rimessa.

I lavoratori del settore si mobiliteranno in una grande manifestazione a Roma, sotto la sede del Ministero dello Sviluppo Economico dalle 9 alle 12, per poi proseguire presso il Ministero dei Trasporti dalle 14  alle 17, nel piazzale di Porta Pia.

Aderiscono alla protesta i principali sindacati di categoria, Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Unimpresa, Usb taxi, Or.S.A taxi, Ati Taxi, Fast Confsal e Associazione Tutela Legale Taxi. Prevista l'adesione di centinaia di persone e disagi per gli scambi aeroportuali come Ciampino e Fiumicino.

“Siamo costretti a fermarci per chiedere che finalmente le istituzioni ci ascoltino e portino a compimento il processo di riforma del comparto, iniziato circa tre anni fa e mai concluso - Così Federtaxi cisal Roma – Le Piattaforme di intermediazione digitale e i vettori di tutti i tipi, a partire dalle auto di noleggio da rimessa, per passare a pulmini di varia tipo e natura, fino ad arrivare a golf car e risciò, svolgono indisturbati un'attività in parte o addirittura totalmente abusiva, poiché in assenza di regole certe possono praticamente agire indisturbati, continuando a invadere il nostro specifico comparto d'azione nel quale in uno stretto contesto di norme, noi siamo invece costretti ad agire”.

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