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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tartaruga azzannatrice, catturato il terzo esemplare in un anno: "Attenzione al morso"

Lunerti: "Ha uno scatto fulmineo e con il suo becco corneo può recidere una falange"

Un’altra tartaruga azzannatrice è stata avvistata e catturata alle porte di Roma. E’ il secondo caso in pochi giorni, il terzo invece, negli ultimi 12 mesi ad aver conquistato l’attenzione della stampa.

Il nuovo avvistamento

“Domenica 22, intorno alle 12,  stavo percorrendo in auto la strada che da Capena porta a Morlupo – ha spiegato la signora Giorgia Di Benedetto, una residente – quando mio marito mi ha fatto notare la presenza di questa tartaruga a bordo strada. Avevamo visto le foto di quella catturata sempre a Capena e quindi l’abbiamo immediatamente riconosciuta, perché è molto particolare. A quel punto ci siamo fermati ed abbiamo chiamato un esperto che ci ha consigliato di non tentare di prenderla, perché sarebbe stato pericoloso. L'abbiamo seguita con lo sguardo fino al suo arrivo e quindi abbiamo visto che si era rifugiata nell'erba alta, vicino ad un fosso”.

Il secondo avvistamento in una settimana

L’animale, un esemplare di Chelydra serpentina ovvero di tartaruga azzannatrice, rappresenta una specie aliena, di origine nord americana. Nel 2022 ne era stata avvistata una all’interno d’una fontana condominiale, a Monteverde. Più di recente è stata trovata fuori il cancello di un’abitazione nella zona di Capena, in un’area rurale. Ed è lì che questi animali vengono avvistati con una maggiore frequenza.

Le piogge e le tartarughe azzannatrici

“Quella catturata domenica era di dimensioni leggermente più grandi rispetto a quella rinvenuta, a Capena, pochi giorni prima” ha spiegato Andrea Lunerti, l’esperto che in entrambi i casi è stato chiamato a intervenire. “Tra i due avvistamenti c’è una distanza di appena due chilometri – ha sottolineato l'etologo Lunerti – questa è una zona ricca di fossi che, con le ultime piogge, si sono ingrossati. Possiamo quindi pensare che le tartarughe azzannatrici stiano cercando di approfittarne perché è lì che trovano le loro prede”, costituite essenzialmente da pesci.

Il morso in grado di amputare una falange

I due esemplari messi in sicurezza e poi trasferiti in un centro autorizzato per la gestione della fauna selvatica, non sono gli unici avvistati nella zona. “In diciotto anni è la quindicesima tartaruga azzannatrice con cui ho a che fare – ha spiegato l’etologo, che ha realizzato anche un video della cattura – vorrei approfittare per informare le persone del posto ed in particolare gli agricoltori, di fare attenzione a dove mettono le mani. Questi animali hanno una velocità fulminea e con il loro becco corneo sono in grado di recidere una falange”.

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