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Covid, tamponi molecolari: la Regione Lazio consente l’esecuzione ai laboratori privati

“Si tratta di un evento rilevante, fortemente voluto dalle associazioni di categoria"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

La Direzione Salute della Regione Lazio ha modificato la modalità di erogazione finora prevista per l’esecuzione dei test molecolari di conferma dei test rapidi per virus CoV-2, aprendo tale possibilità di esecuzione anche ai laboratori di analisi cliniche già autorizzati per lo screening rapido. Si tratta di un riconoscimento rilevante per i laboratori privati cui, ad oggi, era stata preclusa l’esecuzione di tale tipologia di esame. La nota (disponibile in allegato: clicca qui) con la quale la Regione ha autorizzato i laboratori ad eseguire i tamponi molecolari di conferma, è stata protocollata lo scorso 19 novembre col n.1002084 e l’oggetto “Modalità di erogazione test antigenici laboratori privati e variazione procedura per test molecolari di conferma”. Ecco cosa vi si può leggere nel dettaglio: 1) La Rete COROnet (strutture abilitate all’esecuzione del test molecolare) andrà modificandosi con l’inserimento dei laboratori privati autorizzati, per garantire uno snellimento delle procedure di conferma dei test antigenici. 2) In caso di test antigenico positivo la struttura privata non sarà più obbligata ad effettuare prelievo per il test molecolare di conferma da inviare alla rete COROnet. 3) In caso di positività al test antigenico l’utente potrà recarsi in uno dei drive regionali con la prescrizione del medico di base per la conferma di positività attraverso con test molecolare. 4) Se l’utente lo richiederà potrà effettuare il test molecolare di conferma presso la stessa struttura o altra struttura privata autorizzata dalla Regione Lazio. 5) Il prezzo del test molecolare non potrà essere superiore a 60,00€/test. 6) Test antigenico e molecolare eseguito nelle strutture private autorizzate non sono a carico del SSR ma prestazioni private a pagamento e non devono essere prescritte dal Medico su ricetta del S.S.R. ma solo su ricetta del medico. Resteranno in vigore tutte le norme regionali già previste per garantire la sicurezza di pazienti ed operatori e modalità di comunicazione dei dati di positività nelle piattaforme informatiche regionali operative. “Si tratta dunque di un evento rilevante, fortemente voluto dalle associazioni di categoria dei laboratoristi privati della Regione Lazio che riconosce finalmente pari dignità nell’attività analitica per il sostegno alla pandemia” ha commentato il dott. Alberto Spanò, consigliere dell’Ordine nazionale dei Biologi di cui è delegato per la regione Lazio.

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