Gli studenti della Sapienza si sono riuniti all'esterno della struttura per un dibattito sul green pass. L'evento, intitolato "Fuori dagli schermi", ha visto la presenza dei professori dell'Università Fabio Grassi, Marco Di Branco e Matteo Aria e della dottoressa Cristina Zavaroni. Si è chiuso, infine, con un dibattito aperto tra i presenti e il movimento "Studenti contro il green pass". 

Di seguito, il manifesto del Movimento con le relative richieste:

1.  Studenti contro il Green Pass» è una rete di movimenti autogestiti nati sul territorio nazionale e nelle singole città universitarie in seguito all’emanazione del D.L. 111 del 6 agosto 2021 e all’introduzione dell’obbligo di possedere la certificazione verde per il personale e per gli studenti delle Università italiane. I movimenti sono aperti all’adesione di studenti, docenti, personale ATA ed ogni altra categoria che frequenti le istituzioni universitarie, nonché al personale della scuola.

2. I movimenti appartenenti alla rete promuovono l’attività politica ma non aderiscono ad alcun partito: ogni eventuale azione compiuta di concerto con i soggetti politici esistenti dev’essere intesa come una mera collaborazione in condizioni di parità. L’adesione ai movimenti è aperta a chiunque rispetti i principi che hanno ispirato la nascita della rete: la tutela della giustizia sociale e la difesa dei diritti e delle libertà individuali sanciti dalla Costituzione del 1948. La condivisione degli obiettivi perseguiti dai movimenti è condizione necessaria e sufficiente per l’adesione: la partecipazione personale a partiti o movimenti politici non costituisce un motivo ostativo, purché non comporti ingerenze e non metta a rischio l’autonomia, l’indipendenza e lo spirito democratico dei movimenti della rete.

3. I movimenti perseguono i seguenti obiettivi: la protezione/salvaguardia della democrazia, dei suoi istituti e dei suoi principi; l’abolizione della c.d. certificazione verde e l’annullamento delle discriminazioni che essa determina; la tutela e la promozione del diritto allo studio, del diritto al lavoro e di ogni altro diritto costituzionalmente garantito; la difesa della persona, della dignità umana e delle libertà individuali; il contrasto a ogni provvedimento, manifestazione o dichiarazione scritta o orale che rechi un danno all’unità nazionale fomentando l’odio e le divisioni sociali.

4. I movimenti promuovono il perseguimento degli obiettivi sopracitati con azioni legali, manifestazioni e proteste civili e non violente. I singoli membri dei movimenti s’impegnano a mantenere in pubblico e durante le attività dei gruppi un atteggiamento e un linguaggio costruttivi e dialoganti, in opposizione all’odio e alla violenza psicologica dilagante.

5. I movimenti sostengono la libertà di scelta e tutelano la libera formazione del pensiero e del convincimento individuali, l’habeas corpus e l’habeas mentem. I movimenti si oppongono altresì alla manipolazione e all’estorsione del consenso nonché a qualsivoglia discriminazione basata sulle terapie farmacologiche cui i singoli decidano di sottoporsi o meno.

6. I movimenti promuovono il dibattito scientifico, giuridico, etico, politico e culturale, e riconoscono l’importanza di garantire la libertà di parola e di espressione a tutti i cittadini italiani in merito a qualunque tematica.

7. I Movimenti promuovono attività artistiche e culturali che trasmettano gli ideali di sovranità, solidarietà, autodeterminazione, dignità, eguaglianza ed equità sanciti dalla Costituzione italiana; come pure i valori spirituali, estetici, paesaggistici e storici del nostro Paese.