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Striscione degli ultras della Roma contro giornalisti di RomaToday e Fanpage

I giornalisti Lorenzo Nicolini di RomaToday e Natascia Grbic di Fanpage sono stati definiti "vili" e "sciacalli" da un gruppo del tifo organizzato della Roma. A loro la solidarietà della direzione e di tutto il giornale

Un gruppo di ultras della Roma ha affisso uno striscione in zona San Basilio contro il giornalista di RomaToday Lorenzo Nicolini e contro la giornalista di Fanpage Natascia Grbic. I due sono stati definiti "vili" e "sciacalli" con riferimento a uno degli arrestati dopo gli scontri sull'autostrada A1 tra ultras di Roma, appunto, e Napoli.

A loro va tutta la nostra solidarietà. RomaToday continuerà, come ha sempre fatto, a raccontare ogni fatto con il consueto rigore. Senza cedere ad allarmismi o a processi mediatici e seguendo i limiti e le regole della deontologia, con la professionalità che contraddistingue il lavoro del collega, che si è trovato il suo cognome affisso su un muro e di tutta la redazione.

I comitati di redazione di Fanpage e RomaToday

I comitati di redazione di Fanpage e RomaToday esprimono solidarietà ai colleghi Natascia Grbic e Lorenzo Nicolini, i cui nomi sono comparsi su uno striscione affisso nella notte a Roma da un gruppo del tifo organizzato romanista. Il riferimento, chiaro, è a uno degli arrestati dopo gli scontri sull’autostrada A1 tra ultras di domenica 8 gennaio e al lavoro di cronaca svolto nelle scorse ore dai due giornalisti, definiti testualmente “vili e sciacalli”. Si tratta di un attacco offensivo ed esplicitamente intimidatorio che riteniamo vergognoso, lesivo della professionalità dei nostri colleghi. Ci uniamo quindi al sostegno espresso anche dai direttori delle due testate, manifestando tutta la nostra vicinanza e invitando gli stessi lettori a farlo, affinché cose del genere non si verifichino più.

La solidarietà dell'associazione 

Il consiglio dell'ordine dei giornalisti del Lazio ha espresso "vicinanza e solidarietà ai colleghi Natascia Grbic e Lorenzo Nicolini, presi di mira con violente offese apparse la scorsa notte a Roma: lo striscione che li definisce “vili e sciacalli” per aver fatto il proprio dovere di cronaca in relazione ai fatti avvenuti domenica scorsa tra gruppi ultras di Roma e Napoli è sintomo di un clima di intimidazione intollerabile. L'ordine dei giornalisti del Lazio è al loro fianco per sostenerne la dignità professionale".

Piena e convinta solidarietà ai colleghi viene espressa dalla Figec Cisal, Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione, secondo la quale "non sarà certo uno stupido striscione a fermare il serio e prezioso lavoro svolto dai due giornali che, quotidianamente, garantiscono un’informazione di qualità libera da ogni condizionamento di sorta". 

Il nuovo sindacato dei giornalisti e di tutti gli operatori dell’informazione e della comunicazione auspica che, oltre al lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura, le vere tifoserie isolino quanti scaricano le proprie frustrazioni su chi svolge onestamente il proprio lavoro".

"Sempre meno tutele e gratificazioni per chi dell'informazione fa il suo mestiere. - il commento di ControCorrente Lazio - Ci risiamo: i gruppi organizzati e violenti, questa volta protagonisti degli scontri di domenica sulla A1, se la prendono di nuovo con i giornalisti. Nella notte a Roma, in zona San Basilio, è apparso uno striscione di matrice ultras che definisce "vili e sciacalli" i cronisti Natascia Grbic di Fanpage.it e Lorenzo Nicolini di Romatoday "colpevoli" di avere fatto il loro lavoro. Ai colleghi va tutta la nostra solidarietà. Si tratta dell'ennesimo episodio che mette in evidenza il clima di minacce e intimidazioni che la categoria subisce continuamente, specie quando fa cronaca e tocca con mano i nervi scoperti del Paese. Lo stereotipo del giornalista "da salotto" dipinto da qualcuno è quanto mai di più lontano esista dalla realtà e questo a fronte di sempre meno tutele e gratificazioni per chi, dell'informazione, fa il suo mestiere".

Stampa Romana, anche loro solidali, chiede "alle autorità competenti di mettere in atto tutte le iniziative per prevenire queste aggressioni ai giornalisti che rischiano di comprimere il diritto dei cittadini di essere compiutamente e correttamente informati".
 

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