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L'estate della movida è già iniziata: da Trastevere a San Lorenzo ecco i fronti più caldi

La situazione, nei quartieri più colpiti dal fenomeno, non è variata di molto nemmeno nei mesi più tranquilli e adesso i residenti si preoccupano per i mesi estivi

La fine delle scuole e l'inizio anticipato dell'estate hanno rimesso al centro della discussione il tema della movida e delle sue peggiori conseguenze, soprattutto nei quartieri di Roma con la più alta concentrazione di pub, enoteche, ristoranti e locali. Da Trastevere a San Lorenzo, i residenti sono nuovamente in allerta per l'aumento di traffico, sosta selvaggia, schiamazzi, sporcizia e musica alta fino all'alba. 

I residenti contro la malamovida e le risposte del comune

Il 19 maggio in piazza del Campidoglio diversi comitati di quartiere si erano dati appuntamento per chiedere maggiori tutele da parte dell'amministrazione. A poco, evidentemente, è servita l'ordinanza anti-minimarket firmata a inizio febbraio dal sindaco Roberto Gualtieri e prorogata fino al 2 ottobre, allargata anche ad altre tipologie di esercizi commerciali (come gelaterie e pasticcerie) e non limitata solo al I e II municipio, ma anche al III, V, VI e XIII andando a comprendere altre zone sensibili, quali su tutte Pigneto e Montesacro. 

Controlli a tappeto e sanzioni alle attività commerciali

I controlli da parte di forze dell'ordine e polizia locale negli ultimi mesi si sono moltiplicati: ogni fine settimana le divise si sono coordinate per fare le pulci ad attività di somministrazione e clienti, elevando decine di sanzioni e decretando altrettante chiusure temporanee a carico di titolari poco inclini a rispettare i divieti. Da quello di vendere alcol ai minorenni a quello di restare aperti dopo le 22. Durante l'ultimo weekend, quello del 18 e 19 giugno, particolare attenzione per San Lorenzo e piazza Bologna, dove i caschi bianchi hanno verificato anche il rispetto delle planimetrie per l'occupazione di suolo pubblico. La vendita di alcol a tutte le ore prosegue nonostante gli agenti battano regolarmente le strade della movida. Più difficile, a quanto pare, trovare una quadra al Flaminio. Quartiere non tipicamente della movida, più avvezzo agli eventi culturali diurni, da prima della pandemia sta diventando teatro di un aspro scontro tra alcuni residenti e il Maxxi, il museo dell'arte del XXI secolo, in particolare con il locale "Mediterraneo" che ha in concessione l'area esterna. La musica dal vivo o registrata sembrerebbe non rispettare i limiti imposti e decine di abitanti dei palazzi di fronte anche quest'anno come lo scorso hanno esposto striscioni e cartelli chiedendo silenzio dopo una certa ora. 

La svolta anti-furbetti: il municipio chiude i locali recidivi

Lo scorso 11 giugno, però, è andata in scena una piccola grande novità nell'ambito della lotta alla malamovida. Il direttore del II municipio, infatti, ha direttamente firmato l'ordinanza di chiusura per 9 locali tra viale Ippocrate e dintorni, ordinanza messa in atto dai carabinieri della compagnia Parioli. Il provvedimento è scattato in forza del regolamento di polizia urbana voluto dall'ex sindaca Virginia Raggi, articolo 33 comma 4. Le attività riapriranno il 27 giugno. Un'arma in più anche per le istituzioni a fronte di reiterate violazioni amministrative da parte dei locali. 

Malamovida e criminalità: i casi di Trastevere e Città Giardino

Non rari anche gli episodi di vera e propria criminalità che vanno a confondersi e rovinare la genuina voglia di divertimento nelle strade e piazze più affollate. Una settimana fa, infatti, i carabinieri della compagnia di Trastevere hanno arrestato due uomini di 25 e 32 anni, accusati di essere gli autori di aggressioni violente a scopo di rapina a gennaio scorso nell'antico rione romano. Tra marzo, ottobre e novembre 2021, invece, una banda di minorenni provenienti da Nuovo Salario, Fidene e San Basilio avevano terrorizzato Città Giardino, III municipio. I carabinieri di Montesacro ne hanno arrestati quattro, tutti diciassettenni, indiziati a vario titolo di "rapina, tentata estorsione, lesioni aggravate, minacce aggravate, commesse in concorso". Vittime erano coetanei o giovani poco più grandi, costretti a consegnare smartphone, oggetti di valore, qualche spicciolo oppure giù botte. 

San Lorenzo: degrado e vandalismo senza pause

Tornando a San Lorenzo, le segnalazioni di malamovida e degrado in realtà non si sono mai fermate. Certo, dopo il "boom" registrato tra l'estate 2021 e l'inizio dell'inverno 2022 si è verificata una naturale flessione, aiutata anche dal presidio fisso delle forze dell'ordine tra piazza dell'Immacolata e largo degli Osci e i controlli a tappeto, ma le comitive di ragazzini pieni di alcol e non solo hanno proseguito a darsi appuntamento nel quartiere universitario. Su Instagram l'account "Resist San Lorenzo" pubblica settimanalmente, senza sosta, le immagini e i video di atti vandalici, sporcizia, persone addormentate sui marciapiedi dopo una notte di bagordi. Il primo giugno la pagina segnalava un "rave party abusivo" a piazza dell'Immacolata alle 4 del mattino: "Controlli delle forze dell'ordine, chiamate più volte: zero". Ma la segnalazione choc è di quest'ultimo fine settimana: un gruppo di giovanissimi che preparano "piste" di polvere bianca direttamente sul cofano di un'automobile parcheggiata. Cocaina o altre sostanze non è dato saperlo con certezza, ma la scena impressiona e preoccupa. 

La strategia per l'estate: rivolgersi alle famiglie

A luglio, agosto e settembre si giocherà quindi la partita più difficile, con istituzioni e forze dell'ordine da una parte, frequentatori della notte romana dall'altra. In mezzo i residenti che chiedono il rispetto delle basilari regole di convivenza civile e del diritto al sonno. Per averla vinta, in II municipio la giunta di centrosinistra ha dato in concessione per i prossimi tre anni quattro aree differenti di San Lorenzo (parco dei Caduti, Villa Mercede, largo degli Osci e piazza dell'Immacolata) dove rassegne musicali a basso impatto, performance teatrali e di danza, presentazioni di libri e festival della scienza occuperanno gli spazi dal tardo pomeriggio fino a mezzanotte, rivolgendosi quasi esclusivamente ad un target differente: famiglie e persone di mezza età. L'incognita resta su quanto potrà accadere dopo, fino al mattino. 

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