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Dalla crisi climatica alle disuguaglianze sociali, sabato scende in piazza del Popolo ‘La società della cura’

Il percorso è nato durante il lockdown con l’obiettivo di “non sprecare le lezioni della pandemia, affrontare il collasso climatico e l'ingiustizia sociale”

Per il terzo sabato di seguito movimenti, spazi sociali, sindacati di base, studenti e associazioni solidali scenderanno in piazza a Roma. Questa volta la mobilitazione convergerà in piazza del Popolo dove dalle 10 alle 14  di sabato 21 novembre è in programma una delle iniziative della campagna nazionale ‘La società della cura’, che coinvolge circa mille realtà in tutta Italia tra gruppi, associazioni e reti sociali. Il percorso è nato durante il lockdown con l’obiettivo di “non sprecare le lezioni della pandemia, affrontare il collasso climatico e l'ingiustizia sociale ripudiando la gerarchia di valori e poteri che governa il mondo, per costruire la società della cura di sé, degli altri, del pianeta”. Il tutto “rendendo visibile un progetto di società alternativa e evitando che come al solito i diversi diritti e bisogni vengano messi uno contro l’altro”. Domani sarà la prima giornata di mobilitazione con oltre 30 iniziative a livello nazionale. 

A Roma l’appuntamento è a piazza del Popolo, dalle 10 alle 14: ai partecipanti viene chiesto di portare una tovaglia, il pranzo per sé e un aiuto alimentare da consegnare alle associazioni di solidarietà e alle realtà di mutualismo che in tutti questi mesi hanno consegnato i pacchi con la spesa alle famiglie indigenti. La prima parte della mattinata sarà ospiterà lezioni didattiche per gli studenti, lezioni di sport non di contatto, diversi flash mob. Nella seconda parte, la piazza diventerà un’assemblea. 

Queste le istanze che verranno portate in piazza domani al grido di “nessuno si salva da solo”. Al primo punto c’è un “reddito per tutti  e aiuti adeguati fino alla fine dell'emergenza sanitaria”, c’è poi la richiesta di una “vigilanza costante sul rispetto delle misure di prevenzione, salute e sicurezza in tutti i luoghi di lavoro”. E ancora: “Investimenti e assunzioni per garantire sanità e istruzione pubbliche, infrastrutture sociali, accoglienza, casa, trasporti” per finire con “un piano di prevenzione primaria a tutela di salute, vita, beni comuni e territorio”. 

Oltre alle richieste, sul tavolo ci sono anche le proposte, in particolare su come recuperare le risorse per mettere in atto queste misure: “Tassa straordinaria su tutti gli alti redditi, patrimoni e rendite”; “riduzione drastica delle spese militari”; “abrogazione dei sussidi ambientalmente dannosi, tasse sulle emissioni di gas climalteranti e sulla plastica monouso”; “blocco delle opere – grandi e piccole – dannose per l'ambiente, il clima e la salute” e infine “utilizzo fondi di Cassa Depositi e Prestiti per gli investimenti pubblici sui servizi”.

L'appuntamento per gli spazi sociali e di movimento che si sono mobilitati anche negli ultimi due sabati, prima con una mobilitazione a piazza Indipendenza e poi una a Porta Pia, si sono dati invece appuntamento alle 10.30 a piazza Barberini per convergere in piazza del Popolo.

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