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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Alessandrino / Via del Grano, 30

Roma Est, coppia con 3 minori sotto sfratto: "Per loro nessuna soluzione"

Non pagano l'affitto dal 2019 dopo che il padre è rimasto disoccupato. Asia Usb: "Né servizi sociali né sala operativa sociale hanno saputo fornire alternative"

In Italia da oltre trent'anni, Ashraf e la sua famiglia il 22 settembre verranno sfrattati per morosità da un appartamento in via del Grano all'Alessandrino. Questa mattina, lunedì 12 settembre, l'esecuzione dell'ordinanza di sgombero è stata rinviata, nonostante la presenza dell'ufficiale giudiziario e delle forze dell'ordine, come fa sapere il sindacato inquilini Asia Usb. 

Una famiglia con 3 minori a rischio sfratto

La loro è una storia come tante, ormai, a Roma. Oltre 4.000 le famiglie che vivono con la spada di Damocle dello sfratto, chi per fine locazione chi perché ad un certo punto non è riuscito più a garantire il canone chiesto dal padroni di casa. Ashraf e sua moglie sono tra questi, insieme ai tre bambini piccoli a cui devono pensare: due gemelli di 3 anni e uno di 1 anno e mezzo. 

Chiude l'attività e il padre resta disoccupato

Per trent'anni, venuto dall'Egitto, Ashraf ha lavorato. Prima della pandemia era impiegato in una pizzeria, ma già nel 2019 l'attività ha chiuso e così per lui è stato impossibile pagare 800 euro al mese. E' iniziata la morosità, sono iniziate le diffide fino all'ordinanza di sfratto vera e propria. "Non hanno alternative - denuncia Maria Vittoria Molinari di Asia Usb, presente la mattina del 12 settembre al picchetto antisfratto - perché nessuno ha saputo fornirgliele. I servizi sociali, la sala operativa, nessuno. Non ci sono posti per loro". 

Rifiutata ospitalità a termine in parrocchia

Dove finiranno, quindi, tra dieci giorni? "Una famiglia di cinque persone con tre minori che cosa dovrebbe fare - continua Molinari - se non ha alternative? Se vanno ad occupare come biasimarli?". Ad Ashraf è stata offerta una soluzione temporanea: 3 mesi in una stanza della parrocchia di quartiere. "Ha rifiutato - fa sapere la sindacalista - perché è una soluzione a termine, poi si troverebbero di nuovo per strada". 

L'Onu ha detto stop, il giudice non l'ha ascoltata

In teoria questo nucleo familiare sarebbe protetto dall'Onu, che tramite l'Alto Commissario per i diritti umani ha chiesto all'Italia lo stop dell'esecuzione di sfratto "ma il giudice ha revocato questa decisione mantenendo lo sfratto. Quindi bisogna capire - conclude Moliari - se il nostro Paese ascolta le raccomandazioni dell'Onu, oppure no". 

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