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Lui disoccupato dopo l'incidente sul lavoro, lei fa le pulizie: sfrattata coppia con figli piccoli

E' successo la mattina del 23 settembre a Montespaccato. I due cittadini romeni di 39 e 33 anni con due figlie di 12 e 5 anni sono finiti in strada. Lui a febbraio è caduto dal terzo piano mentre lavorava come operaio

Una famiglia di quattro persone con due minori è stata sfrattata da un appartamento di Montespaccato. Yuri, 39 anni e Teresa di 33 (entrambi nomi di fantasia) insieme alle bambine di 5 e 12 anni, tutti di origini romene, sono stati messi in strada dall'ufficiale giudiziario, per morosità, alla fine della turbolenta mattinata di venerdì 23 settembre. L'uomo ha anche avuto bisogno dell'intervento dell'ambulanza per un malore, poi risolto senza conseguenze.

La storia di Costantin e Ana Maria 

La loro è una storia come tante, come migliaia a Roma e provincia da quando è finita la sospensiva permessa dall'emergenza sanitaria. Yuri faceva l'operaio, poi a febbraio 2022 è caduto dal terzo piano di una palazzina dove stava lavorando, ha rischiato di morire ma "per fortuna" le conseguenze sono state meno tragiche. Da quel momento, però, vive per lo più sdraiato a letto alzandosi solo per andare al bagno e per fare fisioterapia una volta a settimana. Non può lavorare, si muove con fatica e porta un bustino, in attesa di due operazioni alla schiena che potrebbero non bastare a rimetterlo in piedi. Teresa pensa alle figlie e quando è fortunata fa le pulizie a chiamata. 

Un appartamento in cattive condizioni 

L'affitto da 700 euro al mese per 55 mq a Montespaccato, nel cuore di uno dei quartieri più popolari e periferici del XIII municipio, è impossibile da pagare. Arrivati nel 2019, con lo scoppio della pandemia da Covid-19 per la famiglia sono iniziati i problemi, con qualche canone saltato. Dal 2021 i guai seri, l'ordinanza di sfratto e i primi accessi dell'ufficiale giudiziario. A febbraio l'incidente sul lavoro. "L'abitazione tra le altre cose è abbastanza fatiscente - fa sapere Andrea Cafiero di Unione Inquilini Primavalle - con gravi infiltrazioni d'acqua all'ingresso e in cucina, tanto che quando piove devono tirare fuori i secchi". 

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Yuri e sua moglie Teresa a colloquio con gli operatori sanitari intervenuti durante lo sfratto a seguito di un malore dell'uomo

La soluzione alternativa rifiutata e la speranza di trovare una nuova casa

Il 23 settembre insieme all'ufficiale giudiziario si sono presentato i carabinieri e il medico legale. Dopo qualche ora, allertata dal sindacato, anche la sala operativa sociale di Roma Capitale: "La loro proposta come soluzione alternativa - riferisce a RomaToday Cafiero - è stata di dividere il nucleo. La mamma e le bambine in un centro di accoglienza, il padre in un altro a scelta tra Montagnola, Pineta Sacchetti o Cassia: "La cosa che fa sorridere se non fosse tragica - prosegue Cafiero - è che gli avrebbero assegnato il posto alto in un letto a castello. A lui che non riesce praticamente a camminare avendo due vertebre scoppiate". Il risultato è stato un rifiuto. Al momento sembra che la famiglia verrà ospitata qualche giorno da un conoscente, dopodiché abbiamo saputo che potranno accedere al contributo affitto da parte del municipio in base alla legge 163. Si tratta di aiutarli a trovare un nuovo appartamento". 

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