Sfratti, coppia con due figli disabili riceve la casa popolare
Adnane e Chaiba erano ventunesimi in graduatoria ma da circa un anno aspettavano l'assegnazione e rischiavano di rimanere in strada dopo la scadenza del contratto d'affitto
Alla fine ce l'hanno fatta: Adnane e Chaiba, una coppia di cittadini marocchini sotto sfratto a Torre Angela, hanno ricevuto le chiavi dell'alloggio popolare di cui avevano diritto da tempo. Vivranno a Spinaceto, Roma sud. Le hanno ufficialmente avute la scorsa settimana, venerdì 17 giugno, ma già da un po' la situazione si era smossa positivamente.
La storia dei due, 51 anni lui e 37 lei, è tra le più conosciute e drammatiche. Come raccontava RomaToday sia a febbraio sia a marzo, in occasione di due distinti accessi dell'ufficiale giudiziario, la coppia ha sei figli: una ragazza di 21 anni, un ragazzo di 18 con una forte disabilità mentale che gli impedisce di camminare, un bambino di 9 anni, una bambina di 4 con principio di autismo e una coppia di gemelli che oggi hanno circa 6 mesi. Il padre ha perso il lavoro per una sopraggiunta disabilità al lato destro del corpo: "Abbiamo sempre pagato l'affitto di 300 euro - spiegava al nostro giornale - ma poi abbiamo avuto difficoltà e il proprietario, alla scadenza del contratto, non ha più voluto rinnovarlo".
Gli accessi dell'ufficiale giudiziario si sono sempre risolti con una sospensione e un rinvio, sia per l'interesse di Unione Inquilini e dei movimenti anti-sfratto romani, sia per una richiesta di sospensione arrivata dall'Onu. Anche la politica ha svolto il suo ruolo: tra i consiglieri che hanno preso a cuore la situazione drammatica di Adnane e Chaiba c'è Nella Converti (Pd), presidente della commissione politiche sociali: "Il rinvio dello sfratto non è stata una battaglia vinta - ha scritto la consigliera su Facebook - ma quella di oggi decisamente sì. Hanno finalmente ciò che gli spetta di diritto, hanno la tranquillità di un tetto sopra la testa".