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Dall'Aristofane al Colonna è ondata di occupazioni a Roma: blitz degli studenti all'alba

A Montesacro occupati Aristofane, Nomentano e Archimede-Pacinotti, all'Orazio studenti in cortile pronti a fare irruzione. In centro si aggiunge l'istituto di via dell'Arco del Monte

La settimana inizia con un'ondata di occupazioni in diversi licei di Roma, in particolare nella zona di Montesacro: le studentesse e gli studenti di Orazio, Aristofane, Archimede-Pacinotti e Nomentano insieme hanno "preso possesso" dei rispettivi istituti alle prime ore dell'alba, andando a ingrossare le fila delle scuole occupate dall'inizio di ottobre a oggi. Anche il Vittoria Colonna al Rione Regola si è aggiunto ai suoi colleghi più periferici. Siamo dunque arrivati a quota dodici in esattamente un mese e mezzo. 

Nello specifico, dall'Orazio fanno sapere che al momento circa 300 alunni hanno occupato il cortile del liceo di Talenti, pronti a entrare anche a scuola: "Vogliamo estendere la protesta al personale docente - fa sapere un rappresentante - . La nostra aula magna è in condizioni disastrose, cola l’acqua. Ma non ce l’abbiamo con la dirigente, è un problema delle istituzioni. Vogliamo svolgere le assembleee in presenza, è un nostro diritto". Dall'Archimede-Pacinotti tutte e tre le sedi che compongono l'istituto sono occupate: via Montaione, via Pasquariello e via Vaglia. "Stiamo trattando con dirigente scolastico e forze dell'ordine" informano gli occupanti. Nel frattempo già è pronto il programma delle attività almeno fino a mercoledì: educazione sessuale, proiezione del film "Odio", corsi di videomaking e fotografia, partite di pallavolo. 

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Le rivendicazioni della piattaforma di Montesacro

"Abbiamo deciso di occupare le nostre scuole per contestare la gestione dell’istruzione pubblica italiana degli ultimi anni e per proporre una scuola a misura di studenti, aperta, sicura, accessibile ed inclusiva, che sappia ascoltarci, formarci e supportarci". Si apre così il comunicato congiunto dei quattro licei del Municipio III che contemporaneamente hanno deciso di occupare oggi. "La pandemia ha evidenziato le profonde carenze dell’istruzione pubblica - prosegue la rivendicazione - , oltre ad aver alimentato il senso di incertezza sul futuro e lo stress quotidiano e ad aver messo ulteriormente in discussione la scuola in quanto ammortizzatore sociale delle disuguaglianze". 

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I dati sulla dispersione scolastica

Gli occupanti citano anche un dato molto preoccupante, riguardo il tasso di dispersione scolastica in Italia: solo nel 2020, come rilevato dalla Cgia (la confederazione generale dell'artigianato), 543.000 giovani hanno smesso subito dopo la licenza media. "Nonostante questo e tanti altri dati inquietanti - denunciano - veniamo tutt’ora lasciati in fondo alla lista delle priorità, anche se da anni lottiamo per far sentire la nostra voce e per portare avanti le nostre richieste. L’ora delle richieste formali è finita, è il momento di pretendere, perché non può esistere un futuro roseo per un paese che pensa ossessivamente all’oggi senza preoccuparsi per il domani".

Le richieste

Più investimenti nell'edilizia scolastica, nella digitalizzazione, nell'aumento del personale "con i soldi del Pnrr" e "una scuola aperta anche il pomeriggio, che metta a disposizione spazi per la socialità, lo studio, i corsi extracurriculari, lo sport e la musica". E ancora: lotta a discriminazioni e violenze, istituzione di sportelli d'ascolto gratuiti e supporto psicologico "in collaborazione con i centri antiviolenza del nostro territorio". Inoltre, tra le esigenze riportate nel comunicato gli occupanti dei 4 licei di Montesacro c'è anche quella di una "rivoluzione del sistema delle valutazioni e della bocciatura, che perlopiù svaluta lo studente e lo lega ad un numero, non tenendo in considerazione il percorso, le difficoltà e i punti di partenza differenti tra studente e studente, rendendo di fatto la scuola luogo di riproduzione delle disuguaglianze sociali". 

"Ci siamo ripresi i nostri spazi e cercheremo di costruire e mettere in atto in modo autorganizzato un’alternativa alla scuola che conosciamo, viviamo e attraversiamo ogni giorno - si conclude la nota - . In queste giornate le scuole sono veramente nostre e di tutte e tutti".

Pratelli: "Raccoglierò la voce degli studenti"

In mattinata l'assessora alla Scuola di Roma Capitale, ex assessora proprio in Municipio III, ha scritto un post su Facebook in seguito all'ondata di occupazioni: "C’è un movimento studentesco che attraversa la città che pone domande decisive sul modello di sviluppo, sulla qualità della scuola e che accende un faro su bisogni e fragilità nuove - le sue parole - , come quello della salute mentale. È mia intenzione raccogliere la voce delle studentesse e degli studenti, tra i soggetti che hanno pagato più duramente il prezzo di questi anni di pandemia".

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