rotate-mobile
Attualità Aventino / Viale Marco Polo

Sciopero globale per il clima, blitz contro il carovita: bruciate bollette davanti ad Eni ed Acea

L'iniziativa dei collettivi romani che hanno srotolato uno striscione con la scritta: "Fine del mondo e fine del mese, stessa lotta"

Blitz venerdì mattina degli attivisti per l'ambiente romani davanti alle sedi di Eni ed Acea nella giornata dello sciopero globale per il clima. I collettivi hanno infati sanzionato le due multinazionali "simbolo della crisi climatica e della crisi economica che il nostro paese sta vivendo", bruciando due bollette e srotolando uno striscione con su scritto "Fine del modo e fine del mese, stessa lotta!", davanti alle sedi di piazzale Enrico Fermi all'Eur ed in viale Marco Polo, all'Ostiense. 

Una decina gli attivisti e le attiviste delle realtà sociali ed ecologiste di Roma che hanno deciso di attuare la forma di protesta nel corso di un'assemblea organizzata nelle scorse settimane dal collettivo Berta Caceres. "Abbiamo voluto distruggere simbolicamente una bolletta gigante davanti ad entrambi, perché mentre le persone comuni pagano il prezzo di questa crisi, Eni ed Acea spartiscono lauti maxi profitti tra gli investitori e gli azionisti, ottenuti con le loro politiche ecocidie".

Come spiegano dal collettivo Sciopero per clima Roma, "Abbiamo inoltre aperto uno striscione per ricordare quanto la battaglia contro la crisi economica e quella per fermare l'emergenza climatica devono andare assieme, entrambe espressioni della violenza del capitalismo estrattivista sull'economia e sulla natura. La crisi climatica uccide. L'evidenza netta dell'intensificarsi di eventi estremi, unita alle conseguenze della nostra dipendenza tossica dal fossile, genera un numero crescente di vittime, soprattutto nelle fasce più deboli della popolazione umana e non, e nei territori sacrificati alla colonizzazione, alla speculazione e all'estrattivismo.L'energia così come l'acqua sono un diritto". 

Blitz sciopero clima Eni e Acea

Una protesta simbolica attuata nel giorno del corteo per il clima, il "Fridays for Future", movimento impegnato per le azioni in risposta al cambiamento climatico. Manifestazione che da piazza della Repubblica arriverà sino ai Fori Imperiali, dopo aver percorso via delle Terme di Diocleziano, via Giovanni Amendola, via Cavour, piazza Esquilino, di nuovo via Cavour e largo Corrado Ricci. 

"Viviamo in un sistema che specula su questi beni e in cui i costi delle crisi vengono scaricati sempre su chi è meno responsabile. Le compagnie energetiche più grandi, oltre a beneficiare del meccanismo di formazione dei prezzi legato a un mercato fuori controllo, continuano a pagare a costi ridotti la maggior parte del gas realizzando profitti enormi. Eni 5,52 miliardi nel 2022 - spiegano in una nota stampa gli attivisti -. Acea ha visto aumentare i suoi profitti già durante il covid, arrivando nel 2021 a distribuire 180 milioni di euro ai suoi azionisti. Soldi che, in piena crisi idrica, potrebbero essere utilizzati per riparare le perdite di una rete che spreca quasi la metà dell'acqua immessa, mettendo a rischio le risorse idriche di tutto il Lazio".   

"Fine del mondo e fine mese sono la stessa lotta. Con questo slogan saremo in piazza oggi e continueremo a scendere in piazza nei prossimi mesi, unendoci in modo solidale con le comunità indigene di ogni angolo di mondo che lottano in prima persona contro l'impatto devastante della crisi climatica e le devastazioni, i genocidi e l'estrattivismo delle multinazionali dell'occidente colonizzatore - concludoni gli attivisti -. La fine di questo sistema è più vicina di quanto vogliano farci credere". 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sciopero globale per il clima, blitz contro il carovita: bruciate bollette davanti ad Eni ed Acea

RomaToday è in caricamento