Al San Camillo un nuovo servizio di psicologia per pazienti e operatori

Dal primo dicembre è attivo al San Camillo un nuovo servizio di supporto psicologico finalizzato ad accogliere e assistere i pazienti durante il periodo di stress legato al ricovero e a garantire la continuità assistenziale con i servizi territoriali.

Il servizio di psicologia - consulenza e liason è stato inaugurato il 30 novembre nel padiglione Morgagni alla presenza del direttore generale del San Camillo, Narciso Mostarda, del presidente dell'Ordine degli Psicologi del Lazio, Federico Conte, di Maria Monteleone, già procuratore aggiunto della procura di Roma e dall’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.

“Con l'apertura del servizio di psicologia si attiva una unità operativa dedicata alla persona, improntata all’integrazione e al lavoro di équipe, in grado di rispondere ai bisogni psicologici dei pazienti, dei familiari e degli operatori - è stato il commento di D’Amato - Il benessere psicologico diventa così un tassello imprescindibile della cura del paziente, con particolare attenzione a tutto l'ampio spettro delle fragilità”.

Grazie alla piattaforma informatica e una casella e-mail dedicata, le unità operative del San Camillo, a cominciare dal pronto soccorso, potranno intercettare e segnalare al servizio psicologia pazienti per i quali è necessaria una consulenza. Le stesse attenzioni vengono riservate anche agli operatori, nell'ottica che il welfare aziendale passa necessariamente per il benessere psicologico di chi vi lavora.

Il San Camillo da anni porta avanti programmi di psicologia clinica in favore dei pazienti oncologico e trapiantati, donne che si rivolgono all'ambulatorio per l’applicazione della legge 194, genitori di neonati prematuri, minori vittime di abusi e maltrattamenti. L'apertura del servizio di psicologia ha l’obiettivo di centralizzare, rafforzare e mettere in relazione le pratiche già avviate e fare un ulteriore passo avanti.

“Il San Camillo affronta giornalmente situazioni che richiedono la competenza e l'intervento di uno psicologo esperto - ha spiegato Mostarda - Il Servizio di Psicologia, attento a tutte le fragilità, rappresenta la prima pietra di un progetto più ambizioso, la costruzione dell’area multidisciplinare dedicata alla cura delle relazioni, che si occuperà dei rapporti con le associazioni, le istituzioni, i servizi del territorio, le forze dell'ordine, incentivando il dialogo tra operatori, pazienti e familiari. Un ospedale che garantisce prestazioni ad alta complessità deve essere in grado di farlo anche con gli invisibili, e questo sistema di presa in carico po' diventare un modello esportabile”.