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Tra i giovanissimi è boom di tentativi di suicidio

L'alert lanciato al convegno della Fondazione Di Liegro: uno su cinque ha un disagio psichico, e la risposta territoriale è ancora troppo debole

Un adolescente su cinque soffre di disagio psichico, condizione che si è tradotta anche in un netto e drammatico aumento di tentativi di suicidio tra i più giovani. Il dato è emerso nel corso del convegno organizzato dalla Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro alla Pontificia Università Gregoriana, che si è concentrato sullo scenario psicosociale che si è venuto a creare nel post pandemia e in concomitanza con lo scoppio del conflitto in Ucraina. Temi che hanno riportato in primissimo piano il tema della salute mentale, acuendo le difficoltà delle fasce più deboli.

"Oggi la salute mentale si configura come una piaga nascosta, che ha bisogno di un maggiore sforzo da parte di Stato e regioni, sia di carattere finanziario che organizzativo - spiega Fabrizio Starace, presidente della Società Italiana di Epidemiologia psichiatrica - In particolare gli effetti di questa emergenza si stanno scaricando sugli adolescenti, sempre più privi di punti di riferimento. Basti pensare che, secondo le ultime indagini in materia, 1 ragazzo su 5 presenta una condizione di disagio psichico, che si manifesta prevalentemente con sintomi e segni di tipo ansioso o depressivo, o anche con comportamenti di tipo oppositivo o auto ed eterolesivo. A ciò bisogna aggiungere il boom - registrato tra 2021 e 2022 - di tentazione o ideazione di suicidio tra i giovanissimi.

Nel corso del convegno è emerso che tra i ragazzi con disagio psichico, 1 su 3 accede ad un servizio di Neuropsichiatria infanzia e adolescenza (NPIA), ricevendo risposte terapeutico-riabilitative appropriate nella metà dei casi. Negli ultimi 10 anni gli accessi ai servizi di NPIA sono raddoppiati, ma le risorse professionali e strutturali sono rimaste invariate, se non addirittura diminuite. L'età di comparsa di comportamenti di abuso di alcol e sostanze è scesa a 12 anni, e gli accessi ai pronto soccorso per un disturbo psichiatrico riguardano 7 minori su 1000, un numero in aumento anche per le condizioni di grave criticità in cui versano i servizi territoriali, che non riescono ad esercitare una funzione di individuazione precoce.

Tra il 2018 e il 2021 quasi raddoppiati i tentativi di suicidio tra giovanissimi

"Quando si rileva il bisogno di un ricovero neurologico o psichiatrico, la carenza di posti letto di NPIA determina molto spesso ricoveri in reparti non appropriati, come in reparti psichiatrici per adulti", è il monito di Starace, cui ha fatto eco Alessandro Vento, presidente dell'Associazione ‘Osservatorio sulle dipendenze e sui disturbi psichici sotto soglia’: "Ci sono dati che suonano come un drammatico campanello d’allarme. Le misure restrittive durante la pandemia Covid hanno avuto un impatto importante su giovani e giovanissimi portando a un aumento delle richieste di aiuto. Nel biennio precedente (2018-19) gli accessi al pronto soccorso per ideazione suicidaria, tentativo di suicidio e autolesionismo erano stati 464. Nel 2020 e 2021 sono diventati 752, con un aumento di oltre il 60%, come emerge dai dati elaborati dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Oggi sono numerose, un numero in inquietante crescita, le storie di adolescenti completamente ai margini della realtà, incapaci di stabilire rapporti con gli altri e sempre più preda della solitudine". 

Al convegno, che ha riunito i principali stakeholder, esperti e professionisti in materia di salute mentale, è stato anche consegnato il Premio per il giornalismo e la ricerca sociale, con l'obiettivo non soltanto di sensibilizzare sul tema, ma anche di premiare chi, nel proprio campo, se n'è occupato con dedizione e rigore scientifico, in particolare nel mondo dell'informazione: "Raccontare con sguardo originale, ma anche tenendo sempre presenti le principali coordinate di riferimento, è sfida complessa ma decisiva per trasmettere messaggi adeguati e contenuti autorevoli ai cittadini - ha detto Luigina Di Liegro, segretaria generale della Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro Onlus - Troppo spesso il tema della salute mentale viene marginalizzato, sia perché sottofinanziato ma anche in quanto fa notizia quasi esclusivamente nei casi di cronaca nera. Bisogna capovolgere la prospettiva e comprendere che si tratta di un tema strutturale, a livello socioeconomico e sociosanitario. Soltanto con un radicale cambio di paradigma a 360 gradi che sappia abbracciare tutti i settori del sapere, della ricerca e della comunicazione, è possibile costruire una salute più vicina alle persone".

Al convegno ha partecipato anche l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor: "Il convegno che si è svolto oggi è un’occasione preziosa di riflessione su temi che ci coinvolgono tutti - è stato il commento - Ringrazio la Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro per averlo promosso, ma voglio anche ringraziare quanti, con competenze e sensibilità diverse, si sono impegnati nel campo del giornalismo, della ricerca medica, della letteratura e del cinema e che oggi riceveranno il ‘Premio per il giornalismo e la ricerca sociale’, ispirato dai principi e dalla vita di Don Di Liegro, la cui azione in favore dei più deboli è ancora, per tutti noi, un faro".

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