Roma capitale della sharing mobility: dominano e-bike e monopattini
Da gennaio a giugno 2022 i noleggi sono aumentati dell'83%, cresce l'interesse per le bici. Il monopattino resta il mezzo più presente e utilizzato
La Capitale al vertice della classifica dei capoluoghi di provincia per la richiesta e l’utilizzo di mezzi in sharing. Da gennaio a giugno del 2022 a Roma i noleggi sono cresciuti dell’83%, sfiorando 1,2 milioni di noleggi a giugno, principalmente di monopattini.
I dati emergono dall’ultimo Rapporto sulla sharing mobility dell’Osservatorio nazionale sulla sharing mobility promosso dal Ministero della Transizione Ecologia, dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Un documento che testimonia come la sharing mobility sia in ascesa, un po’ per l’aumento di operatori e flotte, un po’ per le nuove abitudini sviluppate durante la pandemia e la scelta di molti romani di spostarsi in città sfruttando mezzi con cui sgusciare facilmente nel traffico.
Aumenta la richiesta e l'utilizzo di e-bike in sharing
Non è un caso che sia il car sharing a soffrire di più nella curva che testimonia l’ascesa della sharing mobility: la possibilità di noleggiare l’auto non conquista i romani (anche se quelli che la prendono la tengono più a lungo), che preferiscono invece spostarsi a bordo di monopattini e biciclette a pedalata assistita. Proprio le bici hanno staccato i monopattini, in termini di noleggio giornaliero, guardando al giugno scorso: una tendenza che ha iniziato a svilupparsi sul finire del 2021 e si è definitivamente attestata nel 2022, complice la creazione di nuovi servizi di bike sharing con veicoli elettrici realizzato dagli operatori già attivi in città con i monopattini. Non è un caso che da gennaio a giugno la domanda di bici in sharing sia aumentata del 90%.
Il centro città resta ovviamente “l’hub” della stragrande maggioranza dei servizi di mobilità in sharing, cui si aggiunge Ostia per il litorale. L’offerta, d’altro canto, è regolata dagli operatori attivi sul territorio, e a dominare a Roma sono indubbiamente quelli che offrono monopattini: 7, per un totale di 14.500 mezzi disponibili sul territorio e 80 mezzi per chilometro quadrato. Un numero spropositato, soprattutto se rapportato gli altri mezzi. A Roma, per ogni chilometro quadrato, ci sono 11 auto in sharing, 36 scooter e 29 bici, per un totale di ben 116 veicoli/kmq, più dell’80% monopattini. I monopattini sono 9,7 ogni 1.000 residenti, le bici e gli scooter si fermano poco sopra 3, le auto addirittura 1,3.
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Una presenza che ha causato non pochi problemi nella Capitale, sia dal punto di vista della sicurezza - gli incidenti che coinvolgono questi mezzi sono ormai all’ordine del giorno, e sono parecchi i minorenni che scelgono questa soluzione per spostarsi pur avendo scarsa conoscenza e familiarità con la guida nel traffico - sia da quello del decoro urbano. I monopattini vengono regolarmente abbandonati in mezzo alla strada, sulle ciclabili, sui marciapiedi e alle fermate del bus, ed è anche per questo che lo scorso giugno la giunta del sindaco Gualtieri ha approvato una delibera che ridefinisce le linee guida per l’autorizzazione dei servizi di noleggio in sharing di monopattini ed e-bike.
Con il nuovo bando, a partire dal 1° gennaio 2023, gli operatori passeranno da 7 a 3, e i mezzi da 14.500 a 9mila, di cui 3mila nelle zone centrali e i restanti equamente divisi tra gli altri Municipi. Anche le e-bike inevitabilmente diminuiranno - il servizio è operatori dagli stessi che offrono monopattini - e passeranno da 12.500 a 9mila. Al Comune invece il compito di individuare le nuove aree no parking e quelle in cui realizzare stalli, visto che quello del parcheggio è uno dei problemi più sentiti in città insieme con il passaggio dei mezzi sui marciapiedi.
Non stupisce dunque che il servizio di monopattini in sharing Voi, arrivato a Roma nel 2020, abbia scelto proprio la Capitale come unica città italiana per un progetto pilota finalizzato a ridurre il fenomeno delle corse sui marciapiedi: la start-up sfrutterà la Computer Vision per raccogliere dati sulle corse in città, “insegnando” ai mezzi a distinguere il percorso sull’asfalto da quello su un marciapiede. L’obiettivo è arrivare in futuro a implementare un sistema che blocca la corsa e lancia un allarme sonoro nel caso in cui il monopattino transita, appunto, sui marciapiedi.