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Martedì, 23 Aprile 2024
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Ferrovie Roma-Lido e Roma Nord nel caos: la protesta dei pendolari sotto Cotral

Presidio di protesta martedì mattina in via Alimena dopo mesi di guasti, ritardi e disservizi: "Ora basta"

Con una settimana di ritardo rispetto a quanto inizialmente preventivato, i pendolari della Roma-Lido e della ferrovia RomaNord si sono ritrovati sotto la sede di Cotral, in via Alimena 105, per un presidio di protesta contro i continui disservizi che devono affrontare su base quotidiana utilizzando il servizio delle ferrovie ex concesse.

“La pazienza è finita, ma Cotral l'avrà capito? - è stato il commento dei pendolari - Noi ce l'abbiamo messa tutta e urlato a gran voce che i pendolari devono essere trattati molto meglio. Se necessario torneremo a protestare lì sotto. Pretendiamo un servizio migliore, visto che è che anche strapagato. E quando aumenteranno il biglietto da agosto 2023…”.

Il riferimento è, appunto, al previsto aumento del Bit - il biglietto integrato a tempo che dura 100 minuti - che secondo il contratto di servizio firmato con Trenitalia, da luglio 2023 dovrebbe passare da 1,50 a 2 euro, con aumenti a cascata proporzionali anche su quelli da 24, 48 e 72 ore. Stando alle tabelle inserite all'interno del provvedimento gli aumento dovrebbero riguardare anche sugli abbonamenti integrati mensili e annuali: i primi passerebbero a 46,70 euro dagli attuali 35, i secondi a 350 da 250. Con ricadute dirette per chiunque utilizza i mezzi Atac e Cotral, da mesi sul piede di guerra in particolare per quanto riguarda la Metromare, ex Roma-Lido, e la Roma-Viterbo.

La settimana di mobilitazione dei pendolari avrebbe dovuto iniziare lo scorso 30 novembre, proprio con un presidio sotto Cotral. Rimandato, perché il giorno della protesta la sede era deserta per una verifica interna. A fare traboccare il vaso quanto accaduto il 23 novembre, quando un guasto alla linea elettrica ha paralizzato la nuova “Metromare” per ore, costringendo centinaia di persone a mettersi in fila in attesa di navette bus insufficienti o a prendere i mezzi privati.

Venerdì 2 dicembre si è quindi tenuta un’assemblea pubblica in piazza Capelvenere, seguita sabato da un altro sit-in, questa volta in Campidoglio, dalle 10 alle 12.30, per consegnare le 23mila firme raccolte con una petizione “e ribadire che non siamo cittadini di serie B e che la pazienza è finita”.

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