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Coronavirus: il Lazio in zona bianca dal 14 giugno, ecco cosa cambia

Addio al coprifuoco. Resta invece il divieto di assembramento e l'obbligo di mascherina, sia all'aperto sia al chiuso

Mancava solo l'ufficilalità: "Da lunedì 14 giugno, il Lazio in zona bianca". Maggiori libertà quindi, niente coprifuoco ma senza abbassare la guardia nella lotta al Coronavirus. Resta infatti in vigore il divieto di assembramento e l'obbligo di mascherina, sia all'aperto sia al chiuso. Zona bianca a Roma e nel Lazio che era stata preannunciata dal ministro della Salute Roberto Speranza in occasione della conferenza stampa di venerdì 11 giugno sull'aggiornamento sulla campagna vaccinale e sull'andamento epidemiologico. "È un'ordinanza che ritengo essere importante perché porta in zona bianca una parte molto larga nel nostro Paese, circa il 50% dei nostri concittadini. Questa ordinanza prevederà la zona bianca per le regioni Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e per la Provincia autonoma di Trento". 

All'incontro, che si è tenuto presso la sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, hanno partecipato anche il Commissario straordinario, il Generale Francesco Paolo Figliuolo, il coordinatore del Comitato tecnico scientifico (CTS), Franco Locatelli, e il portavoce del CTS, Silvio Brusaferro. "Credo che sia un dato importante, incoraggiante, che segnala come siamo sulla strada giusta - ha proseguito Speranza -. Continuo ad avere sempre parole di prudenza, come è giusto che sia, ma la direzione di marcia sicuramente va nel verso giusto. Basti pensare ad alcuni numeri: noi abbiamo ormai nel nostro Paese un'incidenza in una settimana su 100.000 abitanti di 26 casi. È un numero molto basso rispetto a quelli che avevamo conosciuto nelle settimane precedenti, che ci colloca come il secondo miglior paese dell'Unione Europea".

Altri dati "importanti" riguardano l'RT, che "si è stabilizzato nell'ultima settimana a 0,68 e questo - ha fatto sapere Speranza - produce evidentemente un effetto anche sull'altro punto che per noi è fondamentale e che ha a che fare con la pressione sulle strutture sanitarie: sia per quanto riguarda le terapie intensive sia l'area medica abbiamo un tasso di occupazione dell'8%". Dunque un tasso che "si è abbassato notevolmente rispetto a quello che è il pregresso e che ci segnala la possibilità per le nostre strutture sanitarie di ricominciare pienamente ad occuparsi di quelle che sono le loro funzioni ordinarie. Credo che questo sia un dato molto rilevante e importante". 

Lazio in zona bianca dal 14 giugno 2021

Zona bianca che era stata preannunciata anche dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti a margine della conferenza stampa di presentazione del nuovo sistema di prenotazione dei vaccini negli ambulatori dei medici di medicina generale. Governatore del Lazio che aveva spazzato via i dubbi: "Da lunedì entreremo in zona bianca, e lo faremo anche grazie alla comunità del Lazio: siamo stati la regione con il minor numero di giorni di restrizione in zona arancione e rossa, malgrado i problemi immensi le imprese hanno comunque potuto sviluppare la propria attività e da lunedì inizia una stagione diversa. Raccomando anche in zona bianca di continuare a osservare le regole, prime fra tutte indossare la mascherina ed evitare il più possibile gli assembramenti". "La mascherina all'aperto sarà utile metterla ancora, perché la zona bianca moltiplicherà le occasioni di incontro durante la giornata - ha concluso Zingaretti -. I risultati di cui godiamo ora sono frutto proprio delle misure di contenimento, come l'aver mantenuto ancora il coprifuoco fino a oggi".

I dati del Lazio da zona bianca

E che i dati del Lazio siano da zona bianca, lo aveva ribadito anche l'assessore Alessio D'Amato: "Con tenacia e determinazione di tutti ci stiamo avviando verso la zona bianca con un'incidenza in calo a 23 su 100mila abitanti e l'RT arrivato a 0,62. Siamo in una fase in cui possiamo riprendere in mano con più serenità le attività della nostra vita quotidiana, ricordando sempre di non abbassare la guardia e di continuare a rispettare le basilari regole per arginare il contagio". 

Stando ai dati aggiornati al'11 giugno, nel Lazio "Il rapporto tra positivi e tamponi è al 1,8%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende a 0,5%", le parole di D'Amato in relazione all'ultimo bollettino dei nuovi contagi da Coronavirus nel Lazio, dove nella gioranta di venerdì "su oltre 9mila tamponi nel lazio (-1630) e quasi 21mila antigenici per un totale di quasi 30mila test, si registrano 169 nuovi casi positivi (-25), i decessi sono 12 (+6), i ricoverati sono 512 (-31). I guariti 935, le terapie intensive sono 103 (-5)".

I dati a livello nazionale: il report dell'Iss dell'11 giugno

Oltre il Lazio, da lunedì 14 giugno diventeranno bianche anche Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, provincia di Trento e Puglia. Chiaro il report dell'Iss "Questa settimana nessuna Regione e Province autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 8%, sotto la soglia critica, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 1.033 (31 maggio) a 688 (8 giugno)", si legge nel documento dell'Istituto Superiore di Sanità che prosegue: "Tutte le Regioni e Province autonome sono classificate a rischio basso tranne una, la Sardegna, a rischio moderato. Tutte le Regioni/Pa hanno un Rt medio inferiore a 1 nel limite inferiore del range, e quindi una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 1", ossia un livello di rischio "basso" e una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti.

Cosa cambia in zona bianca

Per chi si trova nella fascia più ambita, ricordiamo, saranno consentiti spostamenti senza limiti relativi agli orari o ai motivi dello spostamento, verso altre località della zona bianca; senza limiti di orario, verso tutto il territorio nazionale, se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute; verso località della zona gialla, senza doverne giustificare il motivo, nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti in zona gialla e di quelle relative agli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate; verso tutto il territorio nazionale, se la persona che si sposta è in possesso di una 'certificazione verde Covid-19' valida nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti nella zona di destinazione.

Addio, come detto, al coprifuoco. Resta invece il divieto di assembramento e l'obbligo di mascherina, sia all'aperto sia al chiuso. Gli unici momenti in cui è possibile non indossare il dispositivo di protezione sono le cene e i pranzi, mentre si sta al tavolo. Per adesso è ancora in vigore il limite di quattro persone per tavolo, a prescindere dal colore della regione, a meno che i commensali non siano conviventi.
 

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