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Il Comune le blocca il buono casa: donna sola con figlia disabile finisce sotto sfratto

Accade in V municipio. La signora, cittadina romena di 55 anni, avrebbe anche diritto alla casa popolare. L'assessorato: "Stiamo seguendo il caso con grande attenzione"

Prima la separazione dal marito e il trasferimento in una nuova casa, poi il rischio sfratto che attualmente è rimandato al 12 gennaio. Maricica, 55 anni, cittadina romena senza un'occupazione fissa e con due figlie a carico di cui una disabile al 100%, non sa più a che santo votarsi per ottenere la casa popolare che aspetta da 10 anni. Il buono casa che la aiutava a pagare l'affitto è stato sospeso due anni fa, causando la reazione del proprietario che ha ottenuto la richiesta di rilascio dell'immobile.

Il buono casa ottenuto nel 2016 per un alloggio sulla Casilina

La donna era riuscita a ottenere, nel 2016, il buono casa dal comune di Roma per sostenere il peso di un canone da 817 euro al mese. L'appartamento, sulla via Casilina nel V municipio, è stata un'ancora di salvezza per Maricica, con alle spalle una storia di vita difficile, fatta anche di un periodo in un centro antiviolenza. 

Il contributo sospeso senza motivo e lo sfratto esecutivo

Nel 2020, però, i 700 euro erogati dal Campidoglio vengono revocati: "E' successo un anno prima dello sfratto - racconta - arrivato intorno a giugno 2021. Non so perché interruppero il bonus, ma quando mi sono rivolta all'Unione Inquilini hanno dimostrato l'errore ed è stato riattivato. Purtroppo però è stato fatto troppo tardi, perché il proprietario nel frattempo aveva già ottenuto l'ordinanza di sfratto, nonostante io avessi sempre corrisposto regolarmente la differenza di 117 euro tra il canone richiesto e il contributo comunale". Tra l'altro, come è stato possibile ricostruire dal nostro giornale, negli scorsi mesi, il dipartimento politiche abitative ha ripristinato il buono casa a favore della signora Maricica riconoscendo anche gli arretrati del periodo in cui era stato sospeso. 

La domanda per un alloggio Erp fatta nel 2012

Maricica, però, avrebbe anche diritto ad un alloggio popolare. La domanda è stata fatta con il bando Erp 2012 e Unione Inquilini ha chiesto l'aggiornamento del punteggio a maggio 2021. Una delle due figlie, 24 anni, è invalida al 100% in seguito a un'operazione alla testa resasi necessaria da un aneurisma. Il nucleo, quindi, dovrebbe ottenere ulteriori 16 punti e schizzare così a 47 totali che lo collocherebbe tra la decima e la diciottesima posizione nella graduatoria delle famiglie con 2-3 componenti, su oltre 5.300 richiedenti. "Non voglio che mia figlia subisca ancora un trauma - implora Maricica -, è molto debole, voglio evitare che si agiti ed entri nel panico. Adesso grazie all’avvocato Guido Lanciano sto cercando di risolvere questa situazione. Non posso andare ad occupare una casa, siamo 3 donne, ho paura. Voglio una casa dignitosa, che mi spetta di diritto". Riguardo alle aspettative della signora sull'assegnazione di un alloggio popolare, l’assessorato fa sapere a RomaToday che "sta seguendo il caso con grande attenzione. Gli uffici stanno procedendo spediti con le assegnazioni di case popolari secondo graduatoria, che sarà aggiornata con i nuovi punteggi già nelle prossime settimane. In virtù di questo lavoro, si è fiduciosi di poter risolvere questo caso - come molti altri - nei tempi necessari".

Unione Inquilini: "Non accettiamo rinvii e rimbalzi di responsabilità"

"In questa storia c'è tutta la lotta nostra e dei romani per bene - commenta Fabrizio Ragucci di Unione Inquilini -. Il comune di Roma non può continuare ad ignorarla. Maricica ha diritto di ottenere subito una casa popolare, perché è la legge a prevederlo. Non possiamo accettare rinvii e rimbalzi di responsabilità, mentre i cittadini finiscono in strada a causa dell'inerzia colpevole della giunta". Anche perché a giugno scorso la giunta capitolina ha fatto sue le norme regionali sull'aumento della quota (al 35%) che l'ente può riservare, nella graduatoria Erp, a chi si trova in condizioni di grave disagio abitativo. E Maricica per Unione Inquilini rientra in uno di questi casi: sotto sfratto, sola, disoccupata, con una figlia disabile.

delibera 17 giugno 2022 roma capitale-2

"La gente continua a finire in strada"

Ragucci inoltre punta il dito contro gli assessori alla casa e alle politiche sociali: "Da Funari e Zevi ci aspettiamo fatti - prosegue - dopo tante parole: dove sono le case popolari che sono state promesse per gli sfrattati incolpevoli? Cosa aspettano comune e prefettura ad attivare la 'commissione di graduazione degli sfratti' prevista dalla legge? Qui l'unica realtà, al di là delle chiacchiere, è che la gente continua a finire in strada e che gli uffici, sia assessorili sia amministrativi, neanche si degnano di rispondere alle nostre richieste. O il comune si decide a convocare subito la commissione, chiedendo intanto una sospensione generalizzata delle esecuzioni, oppure salta ogni ipotesi di dialogo e trattativa. Se la giunta Gualtieri ha davvero a cuore i problemi sociali di Roma, questo è il momento di dimostrarlo! Non possono continuare a scaricare il peso delle loro mancanze sulle spalle degli inquilini e degli stessi proprietari immobiliari".

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