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Ristoranti al chiuso e caffè al bancone, cosa cambia da oggi: le regole

Da oggi 1 giugno, per le regione in zona gialla come il Lazio potranno riaprire i ristoranti al chiuso e si potrà tornare a consumare al bancone dei bar. Resta per ora il coprifuoco dalle 23

Pranzi e cene nei ristoranti al chiuso e il caffè al banco dei bar nuovamente consentito. Da oggi 1 giugno nuove regole per i locali anche al chiuso in zona gialla. Una boccata di ossigeno per un settore in ginocchio. "Tutti speriamo che questa volta si apra per non chiudere più", ha detto Roberto Calugi, direttore generale Fipe-Confcommercio.

I clienti, va sottolineanto, dovranno comunque indossare la mascherina "in ogni occasione in cui non sono seduti al tavolo". Inoltre è raccomandato "l'accesso tramite prenotazione", mantenendo "l'elenco dei soggetti che hanno prenotato per un periodo di 14 giorni". Invariate le regole sui menù che devono essere consultabili attraverso "soluzioni digitali" oppure "in stampa plastificata, disinfettabile dopo l'uso".

Il coprifuoco a mezzanotte dal 7 giugno

Ma le novità non finiscono qui. Da oggi, infatti, potranno riaprire gli stadi e i palazzetti. Una buona notizia anche in vista degli Europei di calcio con l'Italia impegnata a Roma. Il tutto in vista del prossimo 7 giugno quando ci sarà una ulteriore novità con il coprifuoco che verrà spostato a mezzanotte (abolito dal 21 giugno), mentre il 15 giugno sarà la volta dei matrimoni, parchi tematici e congressi. Il 1 luglio potranno ripartire anche le piscine al chiuso, le sale giochi, i centri benessere, i centri termali e gli eventi sportivi al chiuso. 

Ecco le misure nel dettaglio così come previste nel decreto e nell'ordinanza del ministro della Salute che indica come ai fini del contenimento della diffusione del coronavirus le attività economiche e sociali debbano svolgersi nel rispetto delle linee guida elaborate dalla Conferenza delle Regioni e integrate e approvate dal Cts.

Le regole per bar e ristoranti al chiuso

Dal 1 giugno è consentito il consumo di cibi e bevande anche all’interno di bar, ristoranti, pizzerie. Le linee guida prevedono, tra l'altro, di:

- Definire il numero massimo di presenze contemporanee in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d’aria ed alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita.

- Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura >37,5 °C.

- Rendere obbligatoriamente disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno.

- Adottare misure al fine di evitare assembramenti al di fuori del locale e delle sue pertinenze.

- Negli esercizi che somministrano pasti, raccomandare l’accesso tramite prenotazione e mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato per un periodo di 14 giorni. E’ comunque consentito l’accesso, anche in assenza di prenotazioni, qualora gli spazi lo consentano, nel rispetto delle misure di prevenzione previste. In tali attività non possono essere continuativamente presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere.

- In tutti gli esercizi: disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tali distanze possono essere ridotte solo con barriere fisiche di separazione, avendo cura che le stesse non ostacolino il ricambio d’aria; i clienti dovranno indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie in ogni occasione in cui non sono seduti al tavolo; favorire la consultazione online del menu tramite soluzioni digitali, oppure predisporre menu in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere; al termine di ogni servizio al tavolo, assicurare pulizia e disinfezione delle superfici.

- Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio).

- Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici, dehors), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.

- Per la consumazione al banco assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Questo ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.

- È possibile organizzare una modalità a buffet mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per i clienti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per clienti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie.

- Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti, prima di ogni servizio al tavolo.

- E’ obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni.

Le regole per gli stadi

Tornano gli spettatori in stadi e palazzetti ma in numero limitato. In zona gialla, dal 1° giugno 2021 all'aperto e dal 1° luglio 2021 anche al chiuso, è consentita la presenza di pubblico anche agli eventi e alle competizioni sportive diversi da quelli di cui all'articolo 5 del decreto-legge n. 52 del 2021, esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale.

La capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 1.000 per impianti all'aperto e a 500 per impianti al chiuso. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), sulla base di criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico. Quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui al presente articolo, gli eventi e le competizioni sportive si svolgono senza la presenza di pubblico.

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