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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Termosifoni spenti, anzi no: il dietrofront del Campidoglio manda in confusione i condomini

Il 13 novembre Gualtieri ha firmato un'ordinanza che permette l'accensione per 4 ore fino al 21, ma gli amministratori non hanno potuto assicurare la messa in funzione con un preavviso così stretto

Il 4 novembre Roberto Gualtieri firmava l'ordinanza con la quale stabiliva l'accensione dei riscaldamenti nella Capitale il 21 novembre, fino al 31 marzo e per un massimo di 10 ore al giorno, due in meno rispetto a quanto stabilito fino al 2021 e con una riduzione che arriva a 15 giorni. Poco più di una settimana dopo, domenica 13 novembre, il dietrofront: accensione possibile dal giorno dopo, 14 novembre, per 4 ore. Un cambio dovuto al peggioramento repentino delle condizioni meteorologiche e conseguente abbassamento delle temperature. Per gli amministratori di condominio, però, è stato un incubo. 

Il dietrofront di Gualtieri sull'accensione dei termosifoni 

Con un preavviso di poche ore, ovviamente, chi gestisce gli stabili con un sistema di riscaldamento centralizzato è stato subito subissato dalle richieste degli inquilini e dei proprietari. "Ma le ditte sono piene di chiamate da parte nostra - fa sapere Giulio Paoloemilio, presidente della sezione romana di Aiac, associazione italiana amministratori di condominio - e non è possibile che riescano ad arrivare e accendere le centrali termiche in ventiquattr'ore. Inoltre dovranno tornare per l'accensione del 21, quella prevista dalla prima ordinanza di Gualtieri". 

"Non possiamo garantire che le ditte vengano velocemente"

Un balletto che ha mandato in confusione amministratori e condòmini: "Hanno modificato data e orari a distanza di una settimana - aggiunge Maurizio Falcocchio, amministratore di numerosi condomìni a Roma - dopo che da settembre dicevano che l'accensione sarebbe stata l'8 novembre per 11 ore giornaliere, poi con due ordinanze in dieci giorni il Sindaco ha cambiato disposizione e non si può garantire che le ditte arrivino nel giro di un giorno quando poi devono tornare tra meno di una settimana per la messa in opera definitiva a pieno regime". 

"Ci comporteremo da buoni padri di famiglia"

Come tiene a sottolineare ancora Paoloemilio "in teoria ogni condominio dovrebbe convocare un'assemblea per decidere le 4 ore di accensione fino al 21 novembre - conclude - ma non si può fare, non ci sono i tempi, quindi questa settimana ognuno di noi dovrà comportarsi da buon padre di famiglia, con buonsenso". E infatti c'è chi ha semplicemente inviato una comunicazione scritta ai condòmini, informando di aver "inoltrato la richiesta di accensione dell'impianto di riscaldamento alla Ditta responsabile della centrale termica" con un orario di accensione dei termosifoni "dalle 18 alle 22". 

Com'è cambiato il regolamento sul riscaldamento in Italia e a Roma

Le nuove regole per la gestione dei riscaldamenti nelle abitazioni private sono arrivate già in estate da parte del ministero della transizione ecologica: non più 12 ore al giorno ma 11, non più dal 1° novembre al 15 aprile ma dall'8 novembre al 7 aprile. L'inasprirsi del caro energia e la difficile reperibilità del gas ha spinto Gualtieri ad andare oltre: la finestra ristretta tra il 21 novembre e il 31 marzo con ulteriore taglio di un'ora giornaliera, portandole a 10 (tra le 5 e le 23). L'anticipo di una settimana per massimo 4 ore al giorno, deciso in tutta fretta guardando le previsioni del tempo, risale al 4 novembre. Ma per moltissimi romani non cambierà nulla.

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