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Riding the rainbow: l’app per donare biciclette ai bambini rifugiati 

L’idea di una famiglia italiana che vive in Lussemburgo

La storia inizia a febbraio di quest’anno quando una famiglia italiana che vive in Lussemburgo ha deciso di donare una bicicletta a un bambino ucraino rifugiato. Il gesto si è trasformato in una app e ha avviato un progetto di economia solidale e circolare che ha raggiunto molto presto altri Paesi. Oggi l’applicazione ha copertura mondiale, è utilizzata in sei Paesi: Lussemburgo, Francia, Italia, Stati Uniti, Inghilterra e Grecia. A supporto del progetto, è stata lanciata anche l’iniziativa dal titolo ‘Rimettiamoli in circolo’.

L'idea di una famiglia italiana

L’arrivo dei bambini ucraini in fuga dalla guerra non ha dato il via a tante azioni di solidarietà. E non lasciato nell’indifferenza una famiglia italiana residente in Lussemburgo che ha deciso di donare la prima bicicletta a uno di loro. Subito dopo, dalla stessa famiglia, è partito un appello agli amici ed è stato pubblicato un post su Facebook: tutti sono stati invitati a donare una biciletta o un articolo sportivo. In poco tempo, il garage dell’ufficio è diventato il deposito delle bici e dei monopattini donati, raggiungendo fino a 200 donazioni. “Avere di nuovo una bicicletta offriva loro un legame con la vita che si erano lasciati alle spalle” ha spiegato Emanuele Santi, promotore dell’iniziativa. 

L’impiego dei rifugiati per sostenere il progetto

Con la crescente domanda da parte di donatori e rifugiati in tutto il Paese, la rete di volontari, riunita sotto la ONG filantropica Afrilanthropy, si è resa conto che avere solo uno o pochi punti di raccolta era un limite alla capacità di soddisfare le esigenze di tutti. Grazie al sostegno dei volontari di Afrilanthropy, e a quello finanziario di due fondazioni locali (l'Oeuvre Nationale de Secours Grande-Duchesse Charlotte e la Fondazione André Losch), è stata sviluppata un'applicazione per facilitare lo scambio tra donatori e riceventi che vivono nelle vicinanze. Attraverso l'applicazione – Riding the rainbow - viene incoraggiato l'incontro diretto e l'impegno tra le persone, che possono creare legami che vanno oltre la donazione una tantum. Oltre a facilitare le integrazioni sociali, l’applicazione ha dato anche opportunità di lavoro: il progetto ha assunto due rifugiati per sostenere la gestione del progetto e un'azienda ucraina (che lavora a Lviv, in Ucraina) per sviluppare l'applicazione Riding the Rainbow.

‘Rimettiamoli in gioco’

Riding the Rainbow, in partnership con il CSI e la Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport, ha lanciato una campagna dal titolo “Rimettiamoli in Gioco”, in occasione dell’annuale Notte dei Capitani del CSI, con l’obbiettivo di coinvolgere il modo dello sport nell’iniziativa. Varie organizzazioni sono pronte ad aderire alla campagna e alcuni personaggi di alto profilo del mondo sportivo saranno inclusi come testimonial. NBC Camps Italia ha annunciato il suo sostegno invitando tutti gli atleti a condividere e rimettere in gioco palloni da basket e altri articoli sportivi tramite l’App Riding the Rainbow.
 

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