Reddito di cittadinanza, il grande flop a Roma: "Su 18mila beneficiari partiti solo 12 progetti di pubblica utilità"
I dati sono diffusi da Ugl Roma e provincia: "Ci chiediamo perchè la Giunta non spinga per far partire questi progetti, mentre in molte città del Sud Italia i Puc sono una realtà attiva e molto apprezzata"
Solo 12 progetti di pubblica utilità avviati a fronte di 18mila percettori di reddito di cittadinanza nella Capitale. Eppure Roma di impiegati sul fronte della manutenzione e del decoro urbano ne avrebbe davvero bisogno. La denuncia arriva da Ugl Roma e provincia. "Constatiamo per l'ennesima volta come questa Giunta non sia in grado di gestire neanche le risorse già a disposizione del Comune" dichiara il segretario Ermenegildo Rossi.
Il flop dei progetti di pubblica utilità
Secondo i dati forniti dal sindacato a Roma sono in 18.000 percettori di reddito di cittadinanza che hanno dichiarato di essere disponibili a svolgere lavori di pubblica utilità, ma in un anno sarebbero stati avviati solo 12 progetti. Pulizia del verde, manutenzione e decoro urbano nei quartieri, la Capitale ne avrebbe a dir poco bisogno. Senza contare che il reddito di cittadinanza, e le sue possibili ricadute positive sul tessuto sociale e cittadino sono da sempre una bandiera grillina. La stessa Virginia Raggi se ne è fatta più volte portavoce. Lo scorso ottobre l'elenco definitivo delle associazioni pronte a gestire i progetti, una trentina. Quelli avviati però sono appena 12. L'ultimo recente a Tor Sapienza, partito il 21 gennaio scorso grazie a un Puc, Progetto utile alla collettività, avviato dall'assessorato alle Politiche sociali del municipio.
"Con Raggi occasione sprecata"
"Un'occasione sprecata - commenta ancora il sindacato - visto che i beneficiari del reddito di cittadinanza che hanno firmato il patto del lavoro sarebbero obbligati a svolgere i Puc per almeno 8 ore settimanali per non perdere il sussidio. I progetti, vista anche l'estrema necessità che la Capitale ha di lavori di decoro urbano e assistenza, non mancano di certo, ma le associazioni che si sono proposte lamentano spesso la mancata comunicazione dei nominativi da parte dei centri per l'impiego. Ci chiediamo perchè la Giunta non spinga per far partire questi progetti, mentre in molte città del Sud Italia i Puc sono una realtà attiva e molto apprezzata dalla popolazione. Con che coraggio la sindaca Raggi chiede più poteri per Roma quando non è in grado di gestire neanche le opportunità che sono già presenti?" conclude Rossi.