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Covid, salgono ancora i contagi dopo Europeo e serate in spiaggia. D'Amato: "Chi non lo ha ancora fatto deve vaccinarsi"

Al momento individuati 97 casi confermati dopo le serate al pub di Monteverde per Italia-Belgio e Italia-Spagna. A Corso Trieste, invece, i casi sono 30

Sono saliti a 148 i nuovi contagi da Coronavirus dopo le "notti magiche" per i festeggiamenti a Roma per le vittorie dell'Italia all'Europeo e per la prime serate estive in spiaggia in quei locali dove, all'aperto, si balla. Tra Ostia e Monteverde, passando per Corso Trieste, i giovani risultati positivi hanno un'età che oscilla - per la maggior parte - tra i 20 e i 25 anni e così le autorità sanitarie, nelle ultime ore, stanno lanciando una serie di appelli ai più giovani per attivarsi e vaccinarsi, la "strada maestra per evitare il contagio", come ha sottolineato l'assessore alla sanità regionale Alessio D'Amato. 

I focolai a Monteverde, Ostia e Corso Trieste

Nello specifico, il cluster che si è avuto dopo Italia-Belgio e Italia-Spagna quando, in un pub nella zona di Monteverde si sono ritrovati gruppi di persone per tifare gli Azzurri, ha raggiunto 97 persone. In due settimane il dato, in base a quanto rende noto l'Asl Roma 3, è passato da 16 contagiati agli oltre novanta di oggi di cui 17 secondari (in amici e familiari degli avventori o dipendenti). Il range di età del cluster si attesta tra i 12 - il più giovane - e i 60 anni, con un'età media dei contagiati di 21 anni. 78 sono i maschi risultati positivi e 19 le ragazze: 88 di loro hanno meno di 25 anni.

La semifinale ha colpito anche a corso Trieste. La Asl Roma 1 ha confermato che ci sono almeno 30 positivi, e altri 20 monitorati, dopo Italia-Spagna. Sono tutti giovani che si sono ritrovati per vedere insieme la partita non in un locale ai chiuso, ma in un chiosco con uno schermo all'aperto. E dal monitoraggio effettuato sul territorio emergono 21 casi confermati per un cluster in un altro locale a Ostia, una discoteca all'aperto sulla spiaggia.

"Chi non lo ha ancora fatto deve vaccinarsi"

La maggioranza dei positivi, aveva già ricevuto la prima dose di vaccino, alcuni addirittura anche il richiamo, ma la somministrazione era avvenuta troppo a ridosso delle serate passate con gli amici per risultare efficace. Ecco perché D'Amato, anche questa mattina, ha voluto esortare i più giovani a difendersi contro il Covid: "Il vaccino è l'arma principale per mettersi in sicurezza, limitando le complicazioni della malattia e favorendo la riduzione della circolazione del virus. Chi non lo ha ancora fatto deve vaccinarsi".

"Un invito particolare lo rivolgo alla fascia di età 12-16 anni e alle loro famiglie. Vaccinarsi ora consentirà di riprendere in sicurezza l'anno scolastico", ha poi aggiunto facendo un punto sulla situazione nel Lazio: "Oggi raggiungiamo il tetto di 6,2 milioni di dosi somministrate, ovvero il 71% della popolazione adulta ha ricevuto almeno una dose e il 58% ha completato il percorso vaccinale. Da oggi ritorniamo alla quota di 60mila vaccinazioni al giorno e nella prima settimana di agosto il 70% della popolazione adulta avrà ricevuto entrambe le dosi di vaccino".

Vaia: "Bisogna vaccinare i giovani, è inutile criminalizzarli"

Un appello, quello al vaccino, che ha lanciato anche il direttore dell'Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia su Facebook: "Bisogna vaccinare i giovani, è inutile criminalizzarli. I giovani non è giusto fermarli, sono stati troppo tempo fermi, è giusto che si riapproprino della loro vita. Abbiamo il vaccino, poi avremo gli anticorpi, andiamo avanti con questo. Oggi non è il tempo di fermare, di chiudere, di imporre, è tempo del convincimento: avanti con una campagna di informazione in cui ci impegnamo per fare in modo che tutti si vaccinino. Forza ragazzi, vacciniamoci".

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