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Qualità della vita, Roma perde 14 posizioni rispetto al 2019. Crollo nei settori ambiente e cultura

I dati della 31esima edizione dell'indagine condotta da Il Sole 24 ore. Pesa l'effetto coronavirus. A Roma 20,5 casi ogni mille abitanti 

Roma scivola al 32simo posto nella classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle città italiane, 107 in totale. In questa 31esima edizione della nota indagine condotta dal quotidiano - basata su dati forniti da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca - la Capitale perde ben 14 posizioni rispetto al 2019. In testa Bologna, crolla Milano che a sua volta scende di ben 12 posizioni. Sulla rilevazione pesa senza dubbio l'emergenza coronavirus. I centri urbani del nord, area maggiormente colpita durante la prima ondata, scendono in classifica, insieme alle città turistiche per eccellenza come Venezia (33esima in calo di 24 posizioni), Firenze (27esima, in calo di 12) Napoli (92esima, in calo di 11). E Roma, appunto. 

Qui l'indagine completa

Ma andiamo a vedere oltre la classifica finale, le sei sottoclassifiche principali suddivise per macrotemi. Roma guadagna 11 posizioni nella classifica "Ricchezza e consumi" che considera la capacità di spesa delle famiglie, inserendo tra gli indicatori i valori di indebitamento, le rate dei mutui, il tasso di rischio dei finanziamenti. Qui la città migliora, passando dalla 40esima posizione del 2019 alla 29esima. 

Crolla invece nella classifica "Ambiente e servizi" che comprende anche i settori più delicati e critici per la città, trasporti e rifiuti, ma anche qualità dell'aria, sanità, spesa sociale per le categorie più fragili. Nel caso specifico perde 13 posizioni passando da 19esima nel 2019 a 32esima nel 2020. Pessimo posizionamento invece nella classifica "Giustizia e sicurezza" tra cifre legati ai principali reati, incidenti stradali, durata dei contenziosi legali, dove seppur guadagna 4 posizioni rispetto all'anno scorso resta ferma a 101 su 107 città.

Buono invece il posizionamento in "Affari e Lavoro", categoria che misura le imprese operanti sul territorio tenendo in considerazione l'indice di imprenditorialità giovanile e l'incidenza delle imprese che fanno e-commerce (aumentate durante la pandemia). Qui Roma perde una posizione ma resta tra le prime dieci, ottava. Altro crollo lo troviamo alla voce "Demografia e società" che misura i tassi di nascita, mortalità, gli indici di vecchiaia, la speranza di vita. La città passa dalla 17esima posizione alla 59esima. E scenda anche nella classifica "Cultura e tempo libero", dove dove dalla settima posizione del 2019 si ritrova alla 28esima. A pesare più di tutto l'effetto coronavirus nella possibilità di fruire dell'offerta culturale cittadina. 

E proprio all'impatto del covid nella valutazione della qualità della vita sono dedicata 25 classifiche a parte, dove l'indagine riporta variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo del 2019. Tra parentesi: nella Capitale risultano 20,5 contagi ogni mille abitanti. Ma ecco gli indicatori principali legati all'"effetto covid". Aumenta la cassa integrazione elargita del 67,77% tra gennaio e settembre 2020 e lo stesso periodo del 2019. Aumentano del 15,33 le imprese che fanno e commerce, e crolla del 21,38% l'avvio di nuove imprese e aumenta del 20,41% la cessazione di attività produttive. Scende infine il pil pro capitale di -7,18% rispetto all'anno precedente. 

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