rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità

Da Porta di Roma a Serpentara è psicosi per i cinghiali

Gli avvistamenti a largo Labia già a giugno, ora le mandrie sono presenza fissa tra la zona del centro commerciale e i quartieri del parco delle Sabine

Prima erano singoli avvistamenti, incidenti stradali causati dall'investimento di un cinghiale solitario, più o meno sempre nello stesso quadrante. Episodi concentrati nei quartieri più vicini alla riserva naturale della Marcigliana. A febbraio 2021 la polizia locale del III municipio decise di imporre il limite a 40 km/h tra via di Tor San Giovanni e dintorni proprio per il rischio di scontrarsi con gli ungulati vaganti. Adesso i cinghiali si stanno stabilendo anche tra Serpentara e Fidene, oltre che aumentando la numerosità in zona Porta di Roma e Parco delle Sabine.

Cinghiali abitanti fissi tra Serpentara e Fidene

Gli abitanti sono preoccupati, perché le mandrie di cinghiali diventano sempre più numerose e sempre più vicine alle abitazioni, fin dentro i condomini come sta accadendo ormai da oltre due mesi a Serpentara. Gli animali grufolano nei giardini privati, vivendo per lo più nella boscaglia del parco delle Betulle, lungo viale Lina Cavalieri o arrivando dal parco delle Sabine, polmone verde che unisce tre quartieri. La mattina presto e la sera si danno appuntamento sotto le grandi magnolie che caratterizzano le strade del consorzio oppure, come accaduto in tarda serata domenica 4 settembre, vicino ai cassonetti all'altezza di via Gaspare Pacchiarotti. "Sono enormi, fanno paura" conferma chi ci è capitato e non ha voluto nemmeno attraversare la strada per paura di un attacco. 

Avvistamenti serali a Parco delle Sabine

In uno dei quartieri di più recente costruzione, Parco delle Sabine, dalle parti di via Caprioli, la presenza degli ungulati è ormai fissa. Basta affacciarsi al balcone dopo le 23 per vederne più di uno che smuove la terra dei giardini o del vicino parco giochi a caccia di cibo. Gli ungulati ormai da anni sono fuoriusciti dal loro habitat naturale, la riserva della Marcigliana, perché diventati troppi a contendersi un ambiente saturo. Non ci sono recinzioni che tengano, soprattutto se malandate o parzialmente esistenti. Un altro avvistamento recente è al parco delle Tartarughe a Casale Nei, con diversi esemplari di grosse dimensioni che hanno terrorizzato i presenti. 

Le prime segnalazioni già a giugno

Ma gli avvistamenti si fanno più frequenti ormai da giugno: erano a parco Labia (Fidene), a via Ugo della Seta (zona Monte Cervialto), vicino all'ateneo Salesiano (via Cocco Ortu). Video e foto si moltiplicano. I padroni dei cani sono i soggetti più esposti agli incontri ravvicinati, uscendo di casa solitamente la mattina presto e la sera tardi. 

Enpa: "Incuria e cattiva amministrazione le cause scatenanti"

"L'incuria e la cattiva amministrazione pesano sulla questione delle situazioni faunistiche - accusa l'Enpa, l'ente nazionale protezione animali -. Rifiuti lasciati marcire in strada anche per una settimana, recinzioni divelte, cementificazione, pressione venatoria nelle aree verdi, mancata applicazione dei metodi di prevenzione ecologica. Sono queste le cause che spingono i cinghiali, in genere madri con cuccioli, a 'visitare' con particolare frequenza alcune aree urbane della città". 

"Porta di Roma per i cinghiali è ristorante stellato"

Secondo l'Enpa "fino a due anni fa a Porta di Roma non c'era una vera emergenza cinghiali - sostiene l'ente - se non qualche sporadico avvistamento. Poi la scellerata gestione dei rifiuti vista con la precedente amministrazione e che ancora non è stata porta a soluzione, ha alterato l'equilibrio. Per i cinghiali l'area di Porta di Roma è un grande ristorante a 5 stelle che offre piatti gustosi e prelibati a costo zero". 

La mancanza di recinzioni agevola gli ungulati

La mancanza di recinzioni è un altro fattore decisivo: "Vaste aree del parco delle Sabine ne sono del tutto prive - spiega l'Enpa - altre, specie quelle in prossimità del viadotto Giovanni Gronchi, sono circondate da una recinzione divelta in più punti. Se qualcuno pensasse di sfruttare le inadempienze dell’amministrazione capitolina per invocare le fucilate contro gli ungulati - concludono gli animalisti - che in quanto fauna protetta, sono patrimonio indisponibile dello Stato, sappia che agiremo in tutte le sedi competenti per fermare una iniziativa eticamente deprecabile e scientificamente fallimentari, dal momento che oltre 20 anni di campagne di sterminio non hanno prodotto alcun risultato".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da Porta di Roma a Serpentara è psicosi per i cinghiali

RomaToday è in caricamento