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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Montespaccato / Grande Raccordo Anulare

Ambientalisti bloccano il raccordo anulare, la rabbia degli automobilisti: "Andate a lavorare"

Nuova azione dimostrativa degli attivisti di Ultima Generazione che si sono sdraiati sulla carreggiata interna dell'A90

"Andate a lavorare", ed ancora "Se non ve togliete ve metto sotto", "Io devo andare a lavorare a differenza vostra", con alcuni automobilisti arrivati quasi a schiacciare con le loro vetture gli attivisti. A creare disagi sul grande raccordo anulare gli ambientalisti di Ultima Generazione, che dopo i numerosi blitz messi in atto nella Capitale dallo scorso mese di ottobre, in occasione del G20 che si tenne a Roma, sono tornati a protestare, ancora una volta - come già ripetutosi lo scorso dicembre - sdraiandosi e bloccando la circolazione sul grande raccordo anulare di Roma, alle 8:30, in pieno orario di punta. 

Due i gruppi pronti ad entrare in azione, ma cinque degli attivisti sono stati intercettati dalla polizia prima che potessero arrivare sulla carreggiata esterna, nei pressi di via di Settebagni. Blitz che è invece riuscito ad altri 8 ambientalisti, che arrivati sulla carreggiata interna del gra, altezza uscita Labaro, hanno srotolato i loro striscioni e si sono seduti e sdraiati in terra, bloccando di fatto la circolazione stradale.

Pochi minuti che sono stati sufficienti a congestionare il traffico - già di per se importante - della grande arteria stradale che circonda la Capitale, scatenando la protesta e la rabbia di molti automobilisti rimasti bloccati dai ragazzi e le ragazze di Ultima Generazione. A far tornare la situazione alla normalità ci hanno poi pensato gli agenti di polizia che, dopo averli invitati a liberare la sede stradale, li hanno letteralmente presi e spostati in un luogo sicuro. In cinque sono poi stati accompagnati in commissariato per essere identificati con la loro posizione ora al vaglio dell'autorità giudiziaria. 

Le scuse agli automobilisti 

Disagi per gli automobilisti in relazione ai quali gli attivisti si scusano: "Lo capiamo. Davvero, lo capiamo. Capiamo anche la vostra rabbia e la vostra frustrazione, e questo è l'unico modo che abbiamo per far sentire la nostra - spiegano in diretta sulla loro pagina sociale Ultima Generazione -. Siamo stanch* di non essere ascoltat*, e che si faccia finta di nulla mentre le bombe di calore diventano sempre più frequenti e più forti, mentre i fiumi si prosciugano, mentre i campi faticano ad essere coltivati e i prezzi del cibo aumentano, diventando sempre di più merce per pochi".

Le ragioni della protesta 

Scuse social a cui ha poi fatto seguito la comunicazione ufficiale, resa nota alla stampa, dagli stessi attivisti per l'ambiente: "Questa mattina 6 attivisti di Ultima Generazione hanno bloccato il traffico sul G.R.A. a Roma Nord esponendo degli striscioni che recitavano “NoGasNoCarbone”. Dopo le azioni congiunte di Padova, Milano e Massa Carrara dello scorso 10 giugno, si trasferiscono a Roma le iniziative del movimento di disobbedienza civile nato nel 2021 all'interno di Extinction Rebellion e ora indipendente.

Gli attivisti e le attiviste si erano organizzate per bloccare entrambe le direzioni di scorrimento del Grande Raccordo Anulare, ma uno dei due gruppi è stato intercettato dalle forze dell’ordine ancora prima dell’inizio dell’azione. Questo lascia intendere che Ultima Generazione è sotto attento controllo e che le forze dell’ordine stanno iniziando a prendere serie precauzioni per impedire le azioni non violente, si legge ancora nella nota stampa. 

L'azione dimostrativa del 16 giugno 

Il secondo gruppo è tuttavia ruscito a procedere con l’azione, e il blocco è proseguito finché la Polizia, i Carabinieri e la Digos non sono intervenuti per portare i manifestanti in questura per le identificazioni di rito. Le forze dell’ordine hanno presto sottratto il cellulare a chi cercava di testimoniare i fatti, fondamentale per garantire l’incolumità delle persone che hanno preso parte all’azione. Chloe infatti, attivista la cui video dichairazione potete trovare sulla cartella di foto e video fornita, ha rischiato di essere schiacciata intenzionalmente da un cittadino bloccato nel traffico. Potete trovare il video dell’accaduto sulla stessa cartella.

Azioni di disobbedienza civile  

Quello di oggi non resterà un caso isolato. Nel mese di giugno Ultima Generazione porterà nelle strade la sua protesta e le sue azioni di disobbedienza civile non violenta per chiedere agli abitanti della Capitale di unirsi alla campagna e chiedere al Governo locale e nazionale un intervento, prima che sia troppo tardi.

"Nel disinteresse generale e a fronte della colpevole inazione politica rispetto alla crisi esistenziale posta dagli sconvolgimenti climatici, i giovani che ricorrono alla disobbedienza civile lo fanno nello spirito migliore del civismo e della democrazia partecipata, con metodi di contestazione che hanno una lunga tradizione nella cultura nonviolenta e che hanno contraddistinto le fasi più importanti della storia dell'umanità, dai diritti umani a quelli civili e politici" ha dichiarato l’ex Ministro dell’Istruzione Fioramonti in sostegno della campagna. 

Il marchio di fabbrica 

Il marchio di fabbrica di Ultima Generazione è il suo modus operandi: la disobbedienza civile non violenta. Persone preoccupate per il proprio futuro scendono in strada e si siedono sull’asfalto nelle ore più limpide della mattina, a volto scoperto, esibendo degli striscioni. Parlano con chiunque voglia fermarsi a condividere preoccupazioni e possibili soluzioni per arginare il cambiamento climatico. Spiegano perché le loro ragioni dovrebbero essere fatte proprie anche da chi si arrabbia per il ritardo accumulato nel percorso verso l’ufficio. Sanno che la loro azione durerà poco. Dopo qualche minuto arrivano le forze dell’ordine, allertate dagli automobilisti. Senza opporre resistenza, senza ostilità, i manifestanti vengono portati in questura, colpevoli di manifestazione non autorizzata.

Venerdì anche  Vittorio Sgarbi si è espresso rispetto alle nostre azioni su Milano: “Ma si può essere cosi coglioni? Cioè questi protestano contro il governo ma se la prendono con i cittadini che vanno a lavorare. Andate sotto i palazzi del governo a Roma!”

Per troppo tempo i movimenti hanno bussato alle porte del potere inascoltati. Ultima Generazione torna a Roma, ma torna per mettere il bastone tra le ruote al business as usual della società produttivista che ci illude che tutto andrà bene anche continuando normalmente con le nostre vite. 

“Ci scusiamo anticipatamente per i disagi che arrecheremo nel mese di giugno ai romani. Speriamo che, una volta capito che non ci sono lavoro, né famiglia su un pianeta morto, decideranno di unirsi a noi per chiedere al Governo un intervento per garantire la sopravvivenza dei propri figli”, ha dichiarato Beatrice tra le coordinatrici della campagna.

Cosa chiedono gli attivisti per l'ambiente 

Le richieste di Ultima Generazione al Governo sono due, invariate dall’inizio dell’anno, quando il movimento ha avviato la propria campagna: Interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale; Procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW nell’anno corrente e creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile, aiutando gli operai dell'industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili.

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