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Non solo Ucraina, arrivati a Roma 105 profughi siriani: 38 sono minori

Le famiglie hanno trascorso mesi o anni nei campi del Libano. Sono atterrati a Fiumicino il 25 marzo

La guerra in Ucraina non ha messo in pausa gli altri conflitti. In Siria dal 2011 imperversa una guerra civile che ha creato centinaia di migliaia di morti e quasi 1 milione di sfollati. L'emergenza umanitaria non si ferma e infatti continuano i corridoi: la mattina di venerdì 25 marzo a Fiumicino sono atterrati 85 rifugiati, per anni "parcheggiati" nei campi di sosta della Valle della Bekaa e nel nord del Libano.

A prendersi cura del loro stato di salute prima della partenza è stato il personale medico e infermieristico della Difesa, sotto il coordinamento del comando operativo di vertice interforze: tutti i profughi sono stati vaccinati contro il Covid 19. A promuovere questo come altri corridoi umanitari sono stati la Comunità di Sant'Egidio, la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e la Tavola Valdese in accordo con i ministeri dell'Interno e degli Esteri. 

Il 28 marzo altre 20 persone arriveranno a Roma, arrivando così a 105 persone salvate dagli orrori di un conflitto fratricida che per i sopravvissuti significa fame, carenza di fonti d'acqua sicure, assenza di luoghi protetti in cui trascorrere le notte, gravi conseguenze sanitarie. Trentotto i minori previsti, alcuni malati per i quali in Libano le cure non erano più garantite. Negli ultimi sei anni il corridoio umanitario in questione ha portato in Italia più di 2.150 persone e complessivamente in Europa ne sono arrivate 4.400, tutte richiedenti asilo. 

I nuclei familiari saranno accolti da associazioni, parrocchie, comunità e singoli cittadini nel Lazio come anche in Piemonte, Lombardia, Veneto, EmiliaRomagna, Toscana e Sicilia e parteciperanno a immediati percorsi di integrazione, che per i minori in età scolare significa l'iscrizione a scuola, mentre per gli adulti l'apprendimento dell'italiano e l'inserimento nel mondo lavorativo una volta ottenuto lo status di rifugiato. 

 

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