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XIII Municipio: la Regione ha restituito al quartiere il centro sportivo Montespaccato

La Polisportiva era stata sequestrata al clan Gambacurta e le attività sportive rischiavano di essere sospese o azzerate. Grazie all'accordo trovato tra gli enti, invece, sarà gestito dall'Ipab Asilo Savoia continuando a favorire l'inclusione sociale

I circa 600 ragazzi e bambini iscritti alla Polisportiva Dilettantistica Montespaccato potranno continuare la propria attività calcistica dopo il sequestro dall'amministrazione giudiziaria al sodalizio criminale Gambacurta, grazie a un progetto della Ipab Asilo Savoia promosso dalla Regione Lazio.

A illustrarlo stamattina nella sede del centro sportivo è stato il presidente Nicola Zingaretti insieme, tra gli altri, al presidente dell'Osservatorio regionale per la legalità, Gianpiero Cioffredi, all'amministratore giudiziario della struttura, Alessandro Oliva e al giudice delegato Luca Della Casa.

Presenti anche l'ex portiere di Roma, Milan e campione del mondo 2006, Marco Amelia, che sarà supervisore dell'attività sportiva del Montespaccato; la presidente del XIII Municipio, Giuseppina Castagnetta; Guglielmo Muntoni, presidente della Terza Sezione delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma e Massimiliano Monnanni, presidente dell'Ipab Asilo Savoia.

Grazie a un accordo sottoscritto da Regione Lazio e il Tribunale di Roma, con la collaborazione dell'Ipab Asilo Savoia e dell'Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità, la Regione Lazio realizza un progetto unico in Italia che consentirà, attraverso un'istituzione pubblica, la gestione di una società sequestrata alla criminalità organizzata garantendo ai ragazzi del quartiere il diritto al gioco all'insegna della legalità e dei valori dello sport.

Le parole dei protagonisti

"Sono contento perché il valore dello sport è fondamentale, specie per una realtà di periferia - ha commentato Oliva - La parola borgata può avere un significato degradante ma non è cosi, una borgata è formata al 99% da gente che lavora e cerca segnali di legalità per uscire allo scoperto e poter vivere il proprio quartiere. Lo sport acomuna, è un elemento di uguaglianza sociale, i ragazzi mettono nel pallone tutti i loro sogni e speranze e imparano il valore del sacrificio. Ma di tutto ciò, senza l'intervento della Regione, non avremmo fatto nulla".

Come ha spiegato il giudice Della Casa :"Non si tratta di confisca ma di un sequestro di prevenzione che se ci saranno elementi si trasformerà in confisca. Cerchiamo di fare molta attenzione ai bisogni del territorio quando togliamo beni dal circuito illegale, cercando di darli in gestione per migliorare il tessuto sociale".

Nel Lazio, ha sottolineato Muntoni "ci sono oltre 2 miliardi di euro di beni confiscati. Una delle finalità è quella di dare subito ai beni una destinazione pubblica e grazie alla vicinanza della Regione ci stiamo riuscendo. Questo bene rischiava di chiudere, sono colpito dell'efficienza della Regione che in pochi giorni ha organizzato tutto e sembra ben avviata per una corretta gestione".

Amelia, oggi allenatore di calcio, ha spiegato di aver "scelto persone intelligenti per portare avanti questo progetto sportivo. Stiamo facendo un ottimo lavoro e abbiamo un programma importante, a livello sportivo porterò la mia presenza ed esperienza".

Dal sequestro alla rinascita

La "Polisportiva Dilettantistica Montespaccato srl" e' una societa' sportiva dilettantistica senza scopo di lucro che svolge attivita' sportiva calcistica con una forte caratterizzazione sociale nel territorio del XIII Municipio di Roma Capitale. Coinvolti circa 600 tra bambini, ragazzi e giovani, per lo più residenti nel quartiere di Montespaccato, dove esiste un forte disagio economico-sociale.

Nel 2018 la Polisportiva Dilettantistica Montespaccato è stata oggetto di un sequestro preventivo disposto dal Tribunale di Roma in riferimento all'operazione "Hampa" nei confronti del clan autoctono dei Gambacurta per una serie di reati aggravati dal metodo mafioso. Le attività sportive, risultando finanziate da quelle di riciclaggio, rischiavano di essere sospese o addirittura azzerate a causa di oggettive difficoltà di ordine finanziario.

Militando in diverse serie la società aveva l'obbligo di iscrizione entro questo mese ai Campionati Eccellenza e ai Campionati giovanili juniores, allievi e giovanissimi, pena la perdita dei relativi titoli sportivi. Analogamente a rischio sarebbe stata la Scuola Calcio Elite della Polisportiva o la realizzazione del Centro estivo. Tenuto conto di tutto questo, la Regione ha deciso di intervenire e grazie a un accordo siglato il 23 febbraio 2017 dalla Regione Lazio e dal Tribunale di Roma, e con la collaborazione dell'Osservatorio per la legalità e la sicurezza e dell'Ipab Asilo Savoia, ha deciso di prevedere l'inserimento della Polisportiva nel Programma "Talento & Tenacia - Crescere nella legalità", promosso e realizzato dall'Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza Asilo Savoia, che promuove infatti le attività sportive e quella calcistica in particolare quale strumento di inclusione sociale e di prevenzione del disagio e della devianza giovanile. La proposta, autorizzata dal giudice delegato Luca Della Casa, è stata approvata il 10 luglio dal consiglio di amministrazione dell'Asilo Savoia, che ha assunto la gestione delle attività sportive mediante apposito contratto di comodato.

I termini dell'accordo

L'accordo sottoscritto dall'Asilo Savoia con l'amministrazione giudiziaria prevede: copertura del disavanzo gestionale derivante dalla differenza tra entrate per rette della Scuola Calcio e costi documentati per lo svolgimento delle attività previste, pari a circa 150.000,00 euro annui; mantenimento degli attuali livelli occupazionali che vedono in atto la collaborazione di 32 tra istruttori e staff tecnico-sportivo; prosecuzione delle attività sportive, con ricaduta positiva nel territorio e nella comunità di riferimento, atteso che la quasi totalità dei bambini e ragazzi iscritti sono del quartiere.

Proprio in questa ottica l'Asilo Savoia ha previsto: una significativa riduzione delle rette della Scuola Calcio pari a 150 euro (pari al 25% del costo precedente) per ogni bambino iscritto; l'apertura presso il centro sportivo del servizio gratuito di doposcuola, rivolto a bambini e ragazzi che hanno difficoltà in ambito scolastico, in accordo con le relative famiglie e operando in costante sinergia con le istituzioni scolastiche, allo scopo di diminuire l'abbandono e la dispersione scolastica; l'istituzione di un servizio di supporto psicologico per le famiglie; l'attivazione di un tavolo di lavoro interistituzionale con Regione, Comune e Municipio, e di una rete territoriale con le istituzioni scolastiche e le realtà sociali del quartiere (parrocchia, associazioni di volontariato, etc.) che consentirà di inquadrare le iniziative del Programma "Talento & Tenacia - Crescere nella legalità" in una più ampia azione volta all'affermazione dei principi di legalità e di inclusione sociale.

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