Rispetto per l’ambiente e attività fisica: anche Roma sperimenta il “plogging”
Bonessio: “Cerchiamo di coinvolgere le scuole, nel diffondere questa pratica che coniuga sport e ambiente”
E’ nato a Stoccolma nel 2016 e dalla capitale della Svezia ha fatto il giro del mondo per approdare anche in Italia. E’ il plogging, un termine che, ha spiegato Gabriella Bascelli la presidente della fondazione Lazio 1900, “nasce dall’unione delle parole plogger e jogging e consiste nel raccogliere rifiuti mentre si fa attività fisica”. Il luogo privilegiato di questa attività, quindi, sono le aree verdi. Spazi che a Roma, quindi, non mancano.
A Roma la prima società sportiva di plogging
La nuova disciplina sportiva ha raggiunto la capitale in un periodo relativamente recente. A portarla a Roma ha provveduto Mauro Astuto, poi divenuto presidente della SS. Lazio Plogging: la prima associazione sportiva in Italia che sia dedicata alla pratica di questa attività. “L’idea è nata durante la pandemia, con l’obiettivo di coniugare la sostenibilità ambientale con la pratica sportiva” ha spiegato Astuto, durante la commissione congiunta sport ed ambiente convocata il 16 novembre per far conoscere il fenomeno del plogging.
Dove viene praticato
Negli ultimi anni la pratica ha messo radici soprattutto nel giardino Luigi Bigiarelli, sede della fondazione Lazio 1900, dove “quasi tutte le settimane si svolgono eventi di plogging” è stato spiegato. Ma di recente, i volontari che si stanno dedicando a questa disciplina, hanno organizzato anche una giornata di “Halloween al Pincio”, coinvolgendo bambini e famiglie. Ed hanno in serbo di continuare l’opera di diffusione di questa nuova attività la cui pratica è piuttosto elementare. I runner, ma anche i camminatori che la vogliono sperimentare, devono solo ricordarsi di portare con sé dei guanti ed un contenitore dove deporre i rifiuti raccolti sulla strada.
Le intenzioni del Campidoglio
“Nel corso della commissione sono state illustrate le prime iniziative messe in campo dai plogger. Mi sembra che ci sia molto entusiasmo – ha commentato il presidente della commissione ambiente Giammarco Palmieri – come istituzioni ci metteremo al lavoro per vedere come fare per stimolare la crescita di questa disciplina che coniuga la pratica sportiva con il rispetto dell’ambiente”.
“Ben vengano iniziative di questo tipo che da presidente della commissione sport e da consigliere eletto nei Verdi non possono che riempirmi di gioia – ha dichiarato il consigliere Nando Bonessio, presidente della commissione sport – ritengo sia il caso di coinvolgere anche la commissione scuola, perchè credo sia importante, quando vengono organizzati gli appuntamenti di plogging, far partecipare studenti e famiglie del territorio. Spesso agli studenti, infatti, si descrivono i danni che vengono perpetrati all’ambiente. Con il plogging – ha aggiunto Bonessio – possiamo far prendere loro coscienza anche delle azioni concrete che si possono mettere in campo per difenderlo”.
Il prossimo appuntamento
Ed a proposito di scuole, la prossima iniziativa è stata concordata proprio per contribuire alla riqualificazione di un istituto comprensivo del municipio VIII, la Dalla Chiesa. “Il 26 novembre organizzeremo un percorso di un chilometro e mezzo, forse due, con l’obiettivo di coinvolgere studenti, il comitato di quartiere ed anche le altre realtà di zona – ha spiegato il presidente della SS. Lazio Plogging A.S.D. – un modo per attivare nuove sinergie con altre attività associative”. Perché l’unione fa la forza e, com’è stato ribadito in commissione, tra i fondatori del plogging non ci sono soltanto tifosi biancocelesti: la difesa dell’ ambiente non ha infatti un solo colore sportivo. Però adesso ha sicuramente una disciplina. Da praticare, a tutte le età, ed a prescindere dalla fede calcistica.