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Martedì, 16 Aprile 2024
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Atac: dal 15 ottobre multe e sospensioni dello stipendio per il personale senza green pass

Una nota al personale Atac avverte sulle prossime sanzioni, ma non su chi farà i controlli, come, quando e dove

Da lasciapassare per agevolare il ritorno alla normalità, a "chi va là" per stanare e sanzionare i dipendenti no vax. Dal 15 ottobre il Green pass sarà obbligatorio per tutto il mondo del lavoro estendendone l'applicazione anche ad autisti e macchinisti del trasporto pubblico. Sul come, però, ancora nulla di certo.

Se a oggi non è prevista l'esibizione del certificato verde per i passeggeri di bus, metro e tram, il discorso cambia invece per i dipendenti Atac, che da giorni brancolano nel buio sulle disposizioni che l'azienda chiede loro per il rispetto delle regole.

Su chi effettuerà i controlli, prima di tutto, se a bordo delle vetture o nei depositi, ogni quanto e, soprattutto, se a inizio servizio o a conclusione della tratta che spetta a ogni autista/macchinista. A destare i maggiori dubbi, però, è la contraddittorietà tra due norme: il Decreto Legge n. 127 del 21 settembre 2021, che prevede l'obbligatorietà del Green pass, e il decreto legislativo 81/2008, che non riconosce le vetture come "luoghi di lavoro".

Le perplessità dei lavoratori si sono ingigantite giusto ieri, 27 settembre, quando ha fatto capolino loro una comunicazione al personale dell'Atac.

Cosa prevede la comunicazione Atac al personale

Scavalcato ogni dubbio, aut aut dell'azienda dei trasporti ai dipendenti: stando al Decreto Legge n. 127 del 21 settembre 2021, "si informa tutto il personale e chiuque acceda alle sedi aziendali o negli ambienti di lavoro - si legge nella nota Atac - che dal prossimo 15 ottobre sino al 31 dicembre sarà obbligatorio essere in possesso della certificazione verde Covid". 

Autisti e macchinisti figurano però come "lavoratori mobili" secondo il decreto legislativo 81/2008, non reperibili sempre a bordo delle stesse vetture, con rotazioni a fasce orarie, postazioni decise spesso all'ultimo momento per sopperire alla carenza di personale. Di fatto, a oggi, ancora non è chiaro come verranno sottoposti i controlli. Nessun dubbio, invece, sulle sanzioni che pende sul personale Atac. "Si precisa che in assenza della certificazione richiesta, il dipendente non potrà accedere al luogo di lavoro e/o sede aziendale e sarà considerato assente ingiustificato sino alla presentazione del Green pass, comunque non oltre il 31 dicembre 2021 - prosegue la nota - Per i giorni di assenza, il dipendente non avrà diritto ad alcun trattamento economico, pur mantenendo inalterato il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, senza conseguenze di carattere disciplinare".

Sulle modalità in cui verranno effettuati i controlli, però, si rimanda tutto a "successive comunicazioni". 

I sindacati chiedono un confronto sul Green pass

Disattese le richieste dei lavoratori e andando incontro al 15 ottobre, è di oggi invece la richiesta di un incontro urgente da parte dei principali sindacati di categoria FILT CGIL, FIT-CISL, Uil trasporti, Faisa Cisal e UGL per aprire un confronto sugli aspetti organizzativi.

Il sindacato Usb, appellandosi all'art. 15 del Dlgs 81/08 per cui le misure relative alla sicurezza non devono in nessun modo comportare oneri finanziari per i lavatori, ha chiesto quest'oggi ad Atac di attivare dei presidi per la somministrazione gratuita dei tamponi ai lavoratori non vaccinati oppure di attivarsi per la somministrazione e copertura del costo dei tamponi presso strutture convenzionate.

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