La serranda si alza e i clienti in attesa iniziano a battere le mani: “Bella ragà”. Il lungo applauso e riservato ai ragazzi del barber shop, nella zona di Portonaccio, che a due mesi dalla chiusura per lockdown riaprono le porte del loro negozio.
Ad illustrarci come si sono preparati circa le norme di sicurezza, uno dei tre titolari, Gianluca Di Campli: “Prendiamo la temperatura ai clienti in entrata e se è superiore a 37,5 non lo possiamo servire - spiega -, poi l’obbligo di sanificazione delle mani e mascherina. Abbiamo messo una barriera in plexiglass tra le due postazioni lavaggio, mentre tra una poltrona e l’latra abbiamo addirittura tre metri. Siamo pronti e felici di poter ricominciare, soprattutto perchè un’attività come questa ha sempre dei costi da sostenere anche quando resta chiusa”.
Misure che, a grandi linee, questi gestori avevano già programmato anche quando si ipotizzava una riapertura data 1 giugno, come hanno raccontato a Roma Today lo scorso 30 aprile.
“Certo è una condizione di lavoro nuova - continua Di Campli -, ma teniamo duro fino a quando finalmente tutto tornerà alla normalità” E per rendere la cosa “meno piatta”, tutti i barbieri hanno scelto di indossare una mascherina con il musi di Dalì, cime i protagonisti de La casa di Carta: “Sotto però abbiamo una chirurgica - conclude il titolare -, è giusto per rallegrare un po’ l’ambiente”.