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Attualità Tor Cervara / Via Melibeo

I palazzi quasi finiti ma abbandonati e vuoti a Roma est

I movimenti per il diritto all'abitare denunciano la presenza di un cantiere quasi finito, ma lasciato a se stesso da 4 anni: oltre mille alloggi che potrebbero essere assegnati ma sono esposti al degrado

La mattina del 30 giugno i movimenti per il diritto all'abitare a il sindacato Asia-Usb hanno organizzato un sit-in di fronte al cantiere di via Melibeo a Roma Est, zona Tor Cervara, per denunciare la presenza di oltre 100 alloggi quasi finiti e disponibili per l'assegnazione, ma abbandonati da quattro anni.

Un cantiere fermo e un cartello illeggibile

Il complesso, da quanto è possibile sapere, dovrebbe essere destinato all'edilizia residenziale pubblica, quindi in assegnazione agli aventi diritto tramite graduatoria, ma il cantiere iniziato nel 2016 si è interrotto due anni dopo, quando sembrava ormai prossimo alla consegna. Le cause, ad oggi, sono ignote. E sul cartello che contiene le informazioni relative all'opera è quasi impossibile leggere alcunché, dopo quattro anni di abbandono ed esposizione alle intemperie. Quello che si distingue, però, è l'intestazione "Parco dell'Aniene - Roma Capitale - Municipio IV" e la data del permesso a costruire: 20 giugno 2016. 

Appartamenti vuoti ed emergenza casa

Gli appartamenti restano incompleti e vuoti, mentre a Roma la lotta per la casa si fa sempre più complessa tra sfratti esecutivi e un'agenda degli sgomberi che nelle prossime settimane dovrebbe vedere viale delle Province e l'ex clinica Valle Fiorita ai primi posti della lista di interventi da parte del prefetto. "Le istituzioni ci dono che non ci sono case - denunciano dai movimenti - e che è complicato ogni volta garantire il passaggio di casa in casa, poi però abbiamo 120 appartamenti vuoti e non sappiamo il perché". Tra l'altro, aggiungono dai movimenti "il comune ha fatto costruire queste palazzine nel nulla totale, non c'è niente qui". 

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Il rendering del progetto edilizio sul sito della ditta costruttrice

Un'opera di Salini su terreno comunale

La società costruttrice è la Salc Spa, fondata dall'ingegner Claudio Salini e ora in mano al fratello Simon Pietro. Come è possibile leggere sul sito dell'azienda, il progetto prevedeva la realizzazione di due comparti edilizi ad uso residenziale su terreno di proprietà del comune per un investimento complessivo di 51,6 milioni di euro. Committente dell'opera è la Parco dell'Aniene Scarl (società consortile a responsabilità limitata), controllata dalla stessa famiglia Salini e partecipata al 30% dalla Mo.Gi. Spa, altra azienda che si occupa di costruzioni e appalti. Da quanto si legge sul sito di quest'ultima società, in totale sarebbero previsti ben 1.150 appartamenti divisi in due comparti differenti.

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