Ospedale Sant'Andrea, dipendenti in agitazione: "Pronti allo sciopero"

Aumento della forza lavoro e stabilizzazione del personale. Sono queste le richieste dei sindacati Confintesa Sanità, Nursind, CSE Sanità-FLP che dallo scorso 9 giugno sono in agitazione allospedale Sant'Andrea. Il prossimo martedì l'incontro tra le sigle sindacali e il prefetto. "Se le posizioni della direzione non dovessero ammorbidirsi – fanno sapere i sindacati – i lavoratori sono pronti allo sciopero". 

Grave carenza di personale e la manifesta volontà di non stabilizzare i precari aventi diritto in base alla legge di bilancio. Ci sono queste motivazioni alla base dello stato di agitazione dei dipendenti di uno dei nosocomi romani. "Dalle prime dichiarazioni della direzione è emersa la volontà datoriale di non fare un solo passo indietro rispetto alle proprie posizioni, giustificando le scelte con motivazioni di rispetto del budget che, a detta del direttore generale Marcolongo, è il loro lavoro di cui
devono rendere conto" hanno spiegato i sindacati. E hanno aggiunto: "Il lavoro delle organizzazioni sindacali che hanno indetto lo stato di agitazione è invece quello di tutelare il benessere psicofisico e lavorativo dei dipendenti, benessere che ormai da troppo tempo è una chimera per la maggior parte dei lavoratori, costretti dalla carenza di organico a lavorare ai minimi assistenziali da mesi e mesi, a sopperire con turni doppi, reperibilità ed aggiuntive alla cronica carenza di personale". 

Intanto i sindacati guardano al prossimo martedì e all'incontro con il prefetto in cerca di una conciliazione. Ma si dicono anche pronti allo sciopero: "Lo stato di agitazione sindacale e la mobilitazione dureranno finché i lavoratori del Sant’Andrea non saranno messi in condizione di lavorare dignitosamente e la popolazione afferente al nosocomio di avere un’assistenza sanitaria dignitosa".