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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il Bambino Gesù realizza il desiderio del Papa: una struttura per minori malnutriti in Africa

La presidente Mariella Enoc ed il cardinale Konrad Krajewski hanno inaugurato a Bangui il "Centro per la re-nutrizione terapeutica” all'interno del rinnovato Complexe Pédiatrique

Dopo due anni di lavori la presidente del Bambino Gesù Mariella Enoc e l’elemosiniere pontificio, cardinale Konrad Krajewski, hanno tagliato questa mattina a Bangui il nastro della struttura della Repubblica Centrafricana rinnovata ed ampliata con il sostegno dell’Ospedale pediatrico romano secondo il desiderio di papa Francesco che l’aveva visitata in occasione dell’apertura della Porta Santa del Giubileo della Misericordia nel 2015.

«Mi auguro che possa diventare un centro di eccellenza, dove i bambini possano trovare risposta e sollievo alle loro sofferenze con tenerezza e amoreNon dimentico!». Un videomessaggio di papa Francesco ha aperto la cerimonia di inaugurazione del nuovo “Centro per la re-nutrizione terapeutica per i bambini malnutriti” e dell’edificio del Complexe Pédiatrique, l’ospedale pediatrico della capitale centrafricana.

All’inaugurazione erano presenti il nunzio apostolico nella Repubblica Centrafricana, Santiago De Wit Guzmán; il precedente nunzio a Bangui e attuale nunzio in Messico, Franco Coppola; il presidente della Repubblica Centrafricana, Faustin-Archange Touadéra, il ministro della salute Pierre Somsé, il sindaco di Bangui,Blaise Nakombo, il comandante della Gendarmeria vaticana, Domenico Giani e il direttore di Medici con l’Africa Cuamm, don Dante Carraro.

Complexe Pédiatrique

Il Complexe Pédiatrique di Bangui è l’unico ospedale pediatrico della Repubblica Centrafricana, uno dei Paesi a più basso indice di sviluppo umano al mondo (187° su 188). Il violento conflitto civile scoppiato nel 2013 ha ulteriormente peggiorato la condizione della popolazione e, in particolare, dei bambini. Secondo i dati OMS il tasso di mortalità dei bambini sotto i 5 anni è del 17% e sotto il 1° anno di vita è dell’11%. La percentuale di bambini che soffre di insufficienza ponderale è del 28,3%.

I pazienti che accedono al pronto soccorso del Complexe Pédiatrique sono nell’80% casi urgenti e il 20% di questi richiedono ricoveri per cure continuative. Ogni anno la struttura cura 70mila bambini in urgenza di cui 17mila vengono ammessi per continuare le cure mediche e chirurgiche. Malaria, diarrea, infezioni respiratorie, HIV e tubercolosi sono alcune delle malattie più frequenti nell’infanzia assieme alla malnutrizione.

Inaugurazione Complexe Pédiatrique a Bangui

Una promessa mantenuta

L’ospedale, la cui costruzione risale agli anni ’80 e investito nel corso del tempo da numerosi eventi dannosi, aveva urgente necessità di interventi di ristrutturazione. Quando papa Francesco lo aveva visitato alla fine di novembre del 2015 per aprire a Bangui il Giubileo della Misericordia, numerosi bambini in grave stato di denutrizione erano ricoverati sotto delle tende.

Bergoglio si è rivolto al “suo” ospedale pediatrico di Roma per un intervento con l’obiettivo di ridurre la mortalità e morbilità infantile attraverso la riabilitazione degli spazi infrastrutturali, la fornitura di materiali necessari alla cura, il supporto alla gestione e alla formazione del personale medico.

Il Pontefice ha destinato a questo progetto 3 milioni di euro delle donazioni a lui pervenute in diverse occasioni. A questi fondi si è aggiunta la somma di 750 mila euro ricavate da varie iniziative di solidarietà promosse dalla Gendarmeria vaticana a favore di Bangui e un’altra donazione di una parrocchia di Novara (circa 1 milione di euro).

L'impegno dell'ospedale Bambino Gesù

In accordo con le autorità centrafricane e in collaborazione con la nunziatura apostolica a Bangui, l’Ospedale Bambino Gesù ha avviato nel maggio 2016 alcuni interventi urgenti per consentire un dignitoso funzionamento del Complexe Pédiatrique e la continuità delle cure.

Per prima cosa sono state rimosse le tende dove erano ricoverati i bambini malnutriti; quindi si è provveduto all’acquisto di un generatore e di un trasformatore di corrente, di due autoclavi per assicurare la sterilità delle sale operatorie, all’attivazione della rete fognaria, alla ristrutturazione dell’aula biblioteca dell’Ateneo per la formazione a distanza e all’assunzione di 16 medici generici.

In seguito sono stati realizzati i seguenti interventi:

·         Ristrutturazione dei 4 reparti dell’edificio principale dell’ospedale con 193 posti letto compresa la dotazione degli arredi e delle attrezzature e l’acquisto dei materiali sanitari e dei farmaci necessari.

·         Costruzione del nuovo Centro per la re-nutrizione terapeutica dei bambini malnutriti di 80 posti letto che diventa parte integrante dell’Ospedale pediatrico esistente.

·         Integrazione allo stipendio per 80 persone assunte dall’ospedale tra medici e infermieri.

·         Formazione a distanza sulle specificità pediatriche per il personale sanitario, gli studenti di medicina e gli specializzandi.

·         Sovvenzionamento di borse di studio per medici per scuole di specializzazione all’estero (attualmente sono attive 3 borse di studio in chirurgia pediatrica e anestesia in paesi limitrofi alla Repubblica Centrafricana)

·         Stage di perfezionamento in Italia per neo-specializzati e professori della Facoltà di medicina di Bangui (attualmente 2 specializzande in anatomia patologica stanno frequentando uno stage formativo di 6 mesi al Bambino Gesù)

·         Trasferimento al Bambino Gesù di bambini centrafricani che necessitano di interventi chirurgici appropriati non eseguibili nella Repubblica Centrafricana (ad oggi 19 sono stati curati a Roma).

La ristrutturazione del Complexe Pédiatrique e la costruzione del nuovo Centro per i bambini malnutriti (l’apertura del cantiere è avvenuta nel luglio 2017), sono stati affidati, tramite un bando di gara, all'impresa locale Le Prevost & Cie.  La direzione lavori è stata svolta dall’architetto, Abdou Ousman, di Bangui.

Enoc: "Non c'è modo migliore per festeggiare i nostri 150 anni"

«Sono particolarmente contenta – ha affermato la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc – che l’inaugurazione del nuovo Centro di Bangui avvenga qualche giorno prima del “compleanno” del nostro ospedale che il prossimo 19 marzo festeggerà i 150 anni dalla fondazione. Le radici sono importanti perché consentono a un albero di crescere dritto e robusto e di aprire verso il futuro nuovi rami e nuove gemme. Il futuro dell’Ospedale Bambino Gesù è costituito dalla ricerca scientifica per dare un nome a malattie ancora senza diagnosi e cura e dalla condivisione della conoscenza che abbiamo raggiunto a livello clinico e scientifico. È quello che continueremo a fare nell’ospedale di Bangui, negli altri 9 paesi del mondo con cui abbiamo progetti di collaborazione e formazione e dovunque ci chiederanno di metterci al servizio di bambini sofferenti».

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