Nel giorno del dono il Terzo Settore alza la voce: "Basta pacche sulle spalle, ci serve sostegno"
I numeri dell'azione di un milione di operatori nel Lazio vengono resi noti dalla portavoce del Forum del Lazio, Francesca Danese, che chiede: "Meritiamo rispetto"
Il 4 ottobre in Italia si celebra la giornata del dono, azione declinata in tutte le sue sfumature sia come dono tra privati cittadini sia come gesto di solidarietà e beneficienza per un'organizzazione no profit. L'iniziativa è promossa dall'istituto italiano del dono, che al suo interno ha soci come il Centro di Servizio per il Volontariato. In una giornata come questa, il Terzo Settore Lazio si appella alle istituzioni per ricevere maggiore supporto e lo fa ricordando, con tanto di numeri, in che modo cooperative e associazioni supportano le famiglie romane e del Lazio ogni giorno.
"Durante l’ultimo biennio di pandemia - ricorda la portavoce Francesca Danese - le attività del Forum non solo non sono diminuite, ma hanno visto un sensibile incremento, grazie anche all’accresciuto numero di realtà e di volontari che si sono messi a disposizione". Una rete che fin da marzo 2020 ha permesso la distribuzione di oltre 3.000.000 di mascherine, quasi 7.000 pacchi alimentari per 1.800 nuclei familiari in tutti i municipi romani. "Grazie alla convenzione con la cooperativa PAC2000 - prosegue Danese, assessora alle politiche sociali ai tempi di Marino - il Forum ha potuto acquistare 2.193 card prepagate per acquisto di beni di prima necessità, distribuite ad ulteriori 1.200 famiglie e grazie all’accordo con Farmacap abbiamo permesso ai soggetti bisognosi di accedere gratuitamente ai farmaci di classe A, farmaci di classe C, farmaci SOP, farmaci OTC, ticket SSN per una spesa totale pro-capite di 30€ a persona".
Un lavoro che ha messo insieme oltre 5.700 sedi nel Lazio, con 55 reti differenti e un milione (almeno) di persone che operano in tutta la regione, sostanzialmente un decimo della popolazione residente. C'è la protezione civile di Anpas in servizio ogni giorno, ci sono Ada, Anteas, Auser e Ancescao che gestiscono centinaia di residenze per anziani soli e anche in difficoltà economica. "Si è rivelata fondamentale l'alleanza con le Fondazioni - conferma Danese - come la Charlemagne per la rigenerazione delle periferie, la Fondazione As Roma per il contrasto alla dispersione scolastica, la Fondazione Baroni per il supporto agli ucraini portatori di handicap e quella intitolata a don Luigi Di Liegro che si occupa di salute mentale".
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Anche nel campo dell'accoglienza degli immigrati, le realtà che fanno parte del Forum hanno retto l'urto con le risorse a disposizione: "Il lavoro sull'accoglienza e l'integrazione è reso possibile con gli sportelli dedicati - spiega la portavoce -, come quelli della Casa dei Diritti Sociali, delle Acli, del Centro Astalli, nonché all'accoglienza dei 3.680 afghani e dei 2.500 ucraini in emergenza umanitaria solo nell'ultimo anno e al lavoro delle nostre ONG che cercano risorse, visti gli scarsi finanziamenti, per salvare vite umane in fuga da guerre e devastazioni".
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E ancora sport, con le palestre sociali dell'unione italiana sport per tutti, i campi da calcio della Liberi Nantes e oltre 200.000 ragazze e ragazzi che hanno avuto accesso all'attività fisica. "Nonostante ciò le nostre cooperative - denuncia Danese - si trovano spesso a dover anticipare le spese per portare avanti le attività, perché la pubblica amministrazione non applica le convenzioni".
"La nostra è una battaglia quotidiana - conclude l'ex assessora - e per fortuna abbiamo giovani volontari che costruiscono reti nuove soprattutto nelle periferie come Bastogi. Al di là delle pacche sulle spalle e dei tagli di nastri, questo popolo merita rispetto e corretta applicazione delle leggi che lo governano. Questa giornata del dono è molto amara per noi: se non arrivano subito le risorse per pagare gas, luce nelle sedi, nelle case famiglia, per i frigoriferi che conservano cibo da distribuire a famiglie e cittadini in difficoltà. Aiutare il terzo settore significa aiutare la democrazia e i visionari di cui questa città e questo Paese hanno tanto bisogno".