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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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No Green Pass e No Vax: bastoni e striscioni in casa degli esponenti di Forza Nuova

Fra le persone controllate dalla Questura il leader romano Giuliano Castellino

Fumogeni, una bandiera con asta rigida, passamontagna, bastoni e striscioni contro il green pass e la vaccinazione oltre a materiale apologetico di area di estrema destra. È quanto rinvenuto dalla Questura di Roma nell'ambito delle attività di controllo volte al contrasto contro la violenza nelle manifestazioni di piazza. I controlli e le perquisizioni effettuati dalla Digos nella mattinata di lunedì 6 settembre hanno riguardato le abitazioni di alcuni esponenti di Forza Nuova tra cui il leader romano, Giuliano Castellino. 

Le persone, da quanto si apprende, sono state portate negli uffici della Questura di Roma e al termine degli accertamenti sono stati tutti rilasciati. In base a quanto accertato dalla Polizia e dagli investigatori della Digos di Roma, non è escluso che il materiale rinvenuto fosse destinato a manifestazione in programma a Roma contro il green pass o in future proteste di piazza.

Giornalisti nel mirino 

Controlli arrivati dopo la stretta del Viminale successiva all'aggressione subita davanti al Miur da Francesco Giovannetti, giornalista videomaker del Gruppo Gedi giunto davanti al Dicastero per raccogliere le testimonianze del corteo contro il Green Pass, e vittima della furia di un manifestante. Secondo giornalista aggredito in un tre giorni da chi contrario alle regole anti Covid vigenti. 

No Green Pass a piazza del Popolo

Corteo davanti al Ministero successivo alla manifestazione di sabato 28 agosto a piazza del Popolo. Tremila persone secondo le stime degli organizzatori che affollarono il Centro della Capitale con cartelli contro la dittatura sanitaria, contro Draghi, Speranza e il Governo tutto. Immancabili, ovviamente, i cartelli e gli insulti contro i giornalisti e la dittatura mediatica.  A guidare la manifestazione un gruppo di Forza Nuova ch animò la piazza, con Giuliano Castellino dal megafono a fomentare la folla per un corteo più rumoroso verso piazza Montecitorio. Il tutto, ovviamente, senza che nessuno indossasse una mascherina. Se la manifestazione statica era però prevista e autorizzata, il corteo no. Da qui le tensioni, durate poco meno di un quarto d'ora, tra un gruppo di manifestanti e la polizia, condite da insulti, lanci di bottiglie e contatti tra i due gruppi. 

In quel caso, non mancò  nel gruppo più grosso dei manifestanti, chi cominciò a chiedere ai fascisti di Forza Nuova di abbandonare la piazza, fischiandoli e prendendone fisicamente le distanze con gli stessi che nonostante le proteste proseguirono le loro proteste in piazza. 
 

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