Natale in zona rossa, cosa si può fare e quando serve l'autocertificazione
Autocertificazione, come compilarla? Quando si può uscire? Quali i negozi aperti? Tutto sulle regole del decreto per le feste di Natale 2020, sulla zona rossa e su quella arancione
Natale in zona rossa, con l'autocertificazione a portata di mano per potersi (in rarissimi casi) muovere di casa. E' scattato alla mezzanotte di oggi, 24 dicembre, quello che è nei fatti un lockdown. Poche infatti le differenze rispetto alla primavera scorsa. Importanti invece i cambiamenti, soprattutto per Roma, rispetto agli ultimi due mesi, quando la Capitale, come l'intera regione Lazio, è stata praticamente zona gialla con restrizioni assai ridotte rispetto al resto dell'Italia.
Più complesso è quindi accettare e "digerire" le restrizioni, nonché il ritorno dell'autocertificazione come migliore amica. Impattante il dispositivo dei controlli messi in campo per intercettare le violazioni dei furbetti e sanzionare i trasgressori del lockdown. In caso di violazione si applica una multa che può andare dai 400 ai 1000 euro, e che può essere aumentata di un terzo se la violazione avviene "mediante l'utilizzo di un veicolo".
Andiamo però con ordine e facciamo il punto di regole, divieti per la zona rossa, per la prossima zona arancione e sull'uso dell'autocertificazione.
Zona rossa, lockdown di fatto
E' vero lockdown? Rispetto ai mesi scorsi la deroga più sostanziosa è quella introdotta con il decreto del 18 dicembre. Si potrà uscire di casa una volta al giorno per recarsi in tutta la regione in compagnia di un'altra persona per incontrare parenti o amici, portando con sé, visto che non rientrano nel conto, i minori di anni 14 o eventuali persone non autosufficienti. Rimane in vigore l’obbligo della mascherina al chiuso e all’aperto e il coprifuoco dalle 22 alle 5.
I giorni in cui è in vigore la zona rossa sono 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio. Ristoranti, bar e negozi sono chiusi tutto il giorno tranne gli alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai e quelli di generi di prima necessità.
Non si potrà uscire di casa se non per ragioni di necessità e urgenza ma sarà consentita per una volta al giorno l'uscita di due persone per fare visita a parenti o amici (ma si dovrà tornare a casa entro le 22); non rientrano nel limite di due persone i minori di 14 anni e chi vive in comuni con meno di 5mila abitanti potrà spostarsi entro un raggio di trenta chilometri; questi spostamenti si possono effettuare con l'autocertificazione.
In questi giorni si può andare dal parrucchiere, mentre i centri estetici sono chiusi. Si possono fare attività motoria e sportiva individuale all’aperto. Si può comprare cibo da asporto fino alle 22 — ma non consumarlo vicino al locale — e ordinare cibo per la consegna a domicilio. Ricapitolando, nella zona rossa:
- gli spostamenti sono consentiti solo per ragioni lavoro, salute, necessità e tra questi rientra l’assistenza ad una persona non autosufficiente; si potrà rientrare nella propria residenza, nel domicilio o nell’abitazione in cui ci si ritrova abitualmente con il partner e anche nelle seconde case (si veda edit alla fine dell'articolo); si potrà andare a fare la spesa e a messa oltre che in farmacia e dal tabaccaio.
- ci si potrà recare a casa di altre persone (in due, ma nel totale non sono contati gli under 14) con spostamenti all'interno della propria regione una sola volta al giorno.
- Bar e ristoranti chiudono dalla vigilia di Natale per riaprire il 7 gennaio; è consentito solo il servizio a domicilio o l’asporto entro le 22. Restano aperti gli autogrill lungo le autostrade e i bar in stazioni e aeroporti.
- I negozi aperti sono: supermercati, alimentari, parrucchieri, barbieri, tabaccai, farmacie, parafarmacie, librerie, edicole, fiorari, negozi di giocattoli e abbigliamento sportivo, tabacchi e ferramenta, lavanderie e negozi per animali.
Zona arancione, quasi lockdown
Nella zona arancione, in vigore dal 28 al 30 dicembre e il 4 gennaio, i negozi aperti fino alle 21 mentre bar e ristoranti sono chiusi (ma c'è il sì al cibo da asporto fino alle 22 e alla consegna a domicilio). Anche in questi giorni sarà possibile recarsi a fare visita a parenti amici (ma non più di due persone) dentro la propria Regione. Si potrà uscire dal proprio Comune (che non superi i 5.000 abitanti) non oltre i 30 chilometri. Ricapitolando, nella zona arancione:
- è vietato circolare dalle 22 alle 5 salvo comprovati motivi di lavoro, salute o urgenza e necessità, da comprovare tramite autocertificazione;
- sono vietati gli spostamenti da un comune all'altro e da una regione all'altra;
- i negozi sono aperti, i bar e i ristoranti sono chiusi.
Autocertificazione, quando serve e come compilarla
Si esce di casa solo con l'autocertificazione (qui il link al sito del ministero dell'Interno per scaricare il modulo di autocertificazione). Gli spostamenti sono consentiti soltanto per ragioni di lavoro, salute o estrema urgenza e necessità e vanno certificati tramite il modulo autodichiarazione. Ai divieti di spostamento si applicano tre tipi di deroghe
C'è una deroga che riguarda gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore ai 5mila abitanti, i cui residenti possono spostarsi per una distanza non superiore ai 30 chilometri rispetto ai confini. Non si può andare però nei capoluoghi di provincia;
C'è poi un'altra deroga che invece riguarda tutti i cittadini: è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata nella medesima regione, una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05 e le ore 22.00 e nei limiti di due persone. Non vengono ricompresi, in tale limite numerico, i minori di 14 anni sui quali le persone interessate allo spostamento esercitino la potestà genitoriale e le persone disabili o non autosufficienti con esse conviventi;
A questo si aggiunge, come deciso dal decreto legge n. 158 2 dicembre, che il ritorno a casa è sempre consentito a qualsiasi ora del giorno e della notte e che per "casa" si intende la residenza, il domicilio o l'abitazione. Il Viminale ha precisato ieri che se si utilizza una delle tre precedenti deroghe "la relativa ragione giustificativa potrà essere addotta tramite ricorso alla consueta modulistica di autodichiarazione, nella parte in cui si fa riferimento a "motivi ammessi dalle vigenti normative".
Come si compila l'autocertificazione? Oltre a barrare la casella, va spiegato nella riga successiva il motivo che determina lo spostamento, l'indirizzo di partenza e l'indirizzo di destinazione. Non va specificato il nome dell'eventuale persona che si va a incontrare (parenti o amici che siano) per ragioni di privacy. Sarà inoltre necessario indicare nel modulo di autocertificazione: il proprio abituale domicilio, un contatto telefonico valido, di non essere sottoposti alla misura della quarantena ovvero di non essere risultato positivo al Covid-19 (fatti salvi gli spostamenti disposti dalle Autorità sanitarie).
Le multe
Chi non rispetta i divieti introdotti può essere multato: la sanzione va da 400 a 1.000 euro, ma è ridotta se si paga entro cinque giorni. Le verifiche delle forze dell’ordine possono essere svolte anche dopo il controllo sul posto. In caso di spostamento considerato fuori norma, le forze dell’ordine possono disporre il rientro al luogo di partenza di chi non ha rispettato le regole. In caso di contestazione della multa, si può fare ricorso al prefetto. La partecipazione alle funzioni religiose è permessa. La vigilia di Natale la Cei anticipa le funzioni in modo da consentire il rientro a casa per le 22. L’invito è di andare nella chiesa più vicino a casa e di portare con sé l’autocertificazione.