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I Lincei: "A Roma un museo della scienza". E la Sapienza dice sì

"La Capitale sia al livello di Londra, Vienna, Parigi, New York e Tokyo", dicono gli accademici. Il primo ateneo romano: "I nostri musei sono a disposizione"

"Per Roma un museo della scienza": è questa la proposta contenuta in una lettera aperta inviata dall'Accademia dei Lincei e che descrive quella che per gli autorevoli accademici è una necessità per la Capitale, in grado di condurla al livello di altre grandi metropoli come "Londra, Vienna, Parigi, New York e Tokyo". Una proposta che trova il plauso dell'Università La Sapienza di Roma, da subito convinta dell'iniziativa. 

Un museo della scienza capitolino, scrive la Commissione dell'Accademia Nazionale dei Lincei in un documento rilanciato dalle agenzie nella mattinata del 14 luglio, sarebbe un "volàno per pensare la Roma del futuro e rappresentare la base di partenza per la realizzazione di una proposta innovativa e di prim'ordine, competitiva rispetto alle realtà di Londra, di Vienna, di Parigi, di New York o di Tokyo". L'esigenza è dunque quella di "dotare la città di Roma di un luogo dove avvicinare i cittadini, in particolare i giovani, alla scienza e al suo metodo. Parliamo  "di un progetto del quale si discute ormai dalla fine dell'Ottocento, ma che finora non ha mai trovato una realizzazione e che fa di Roma l'unica a non avere un luogo simile, a differenza di tutte le metropoli internazionali e anche di altre città italiane, fra cui Milano". 

Particolarmente convinta dall'iniziativa l'Università La Sapienza, che in una nota diffusa recita: "Molti dipartimenti di Sapienza dispongono di musei, perlopiù a carattere scientifico e naturalistico, di alto valore per la ricerca e per la didattica universitaria. Sul piano culturale e della divulgazione scientifica, tali musei rappresentano una risorsa, in alcuni casi plurisecolare, della Città e per la Città. Sapienza ritiene strategico che queste realtà interne all'Ateneo vengano messe in sinergia con altre realtà museali a carattere scientifico-naturalistico della Città. Come bene espresso nella "lettera aperta" della Commissione dell'Accademia Nazionale dei Lincei, ciò consentirà di realizzare un circuito integrato dove i Musei già esistenti – pur conservando la loro funzione di luoghi destinati alla conservazione delle collezioni, alla ricerca e alla didattica –  vengano affiancati da un centro di raccordo, ben attrezzato in termini di risorse e competenze, che rappresenti una sorta di Agorà dove si possa ragionare e discutere di scienza, un hub di connessione fra le varie attività offerte dalla Città in questo ambito, un ponte tra passato e futuro, un'opportunità di lavoro per una varietà di competenze (soprattutto giovanili) e un punto di riferimento per una visione culturale multidisciplinare e priva di confini culturali". 

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