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I Municipio, dalle associazioni l’appello: “Servono computer per i ragazzi in DAD"

Grande richiesta per il progetto promosso da TrastevereAttiva e Testaccio In Testa insieme ad altre realtà: ma il 50% delle esigenze resta insoddisfatta. Ecco come aderire

Una percentuale secca del 50%: su 180 ragazzi che hanno chiesto l’aiuto delle associazioni per risolvere i problemi della Didattica a Distanza, solo 90 hanno potuto ricevere un computer in dono. E’ il bilancio dell’iniziativa “Regaliamo un computer ad uno studente in difficoltà” promosso da Trastevere Attiva, Testaccio In Testa, Informatici senza Frontiere, Rimuovendo gli Ostacoli, Centro Anziani Trastevere e Nonna Roma: uno specchio, questo, di come sui territori l’epidemia da Coronavirus abbia fatto sentire il suo peso soprattutto sui soggetti più fragili, fra cui i giovani e i ragazzi sono certamente fra i più colpiti. Secondo i più recenti calcoli sarebbero 250mila gli studenti che ancora non hanno le infrastrutture necessarie per studiare in questa complessa condizione.

Ecco allora che il tessuto della solidarietà si è organizzato per far fronte a questa esigenza: “Come tante associazioni abbiamo iniziato con la spesa sospesa, con la quale seguiamo 50 famiglie”, ha spiegato a RomaToday al telefono Gianfranco Caldarelli, presidente di TrastevereAttiva: “Ci siamo poi accorti che anche i ragazzi con la DAD avevano difficoltà. Ci siamo affiancati a Informatici Senza Frontiere con cui abbiamo pensato di raccogliere computer usati in buono stato, sanificarli e riqualificarli per metterli poi a disposizione dei ragazzi. Finora abbiamo avuto 182 richieste e siamo riusciti a soddisfarne solo 90. Il problema è rilevante: ci hanno chiesto aiuto le scuole, le case famiglia e noi non ce la facciamo a stare dietro a tutti”.

Per ovviare a queste difficoltà si è attivata la rete, che nel Centro Storico è rappresentata dagli aderenti al Patto di Comunità del I Municipio: “Abbiamo accolto la richiesta di aiuto degli amici di Trastevere con cui ovviamente c’è una collaborazione già strutturata. Ognuna delle nostre associazioni ha una lista, una banca dati, una rete di famiglie che sono in condizioni di fragilità che conosciamo e che abbiamo saputo raggiungere; noi a Testaccio abbiamo distribuito 10 pc”, spiega Francesca Taricone, vicepresidente dell’associazione Testaccio in Testa, che continua: “Con questa pandemia il ritmo delle nostre attività è cambiato tantissimo. Siamo molto più impegnati di quanto non fossimo in precedenza. Sono aumentati i soggetti, le attività, le richieste, tutto quanto”, conclude.

Le associazioni fanno ora appello: c’è bisogno di computer e strumenti informatici per aiutare i ragazzi dei quartieri romani a vivere la DAD. Tutte le informazioni sono sul sito di TrastevereAttiva. Il luogo di consegna è al centro anziani Trastevere, davanti al Miur. 

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