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A largo Argentina fantocci insanguinati per dire basta alle morti sul lavoro

Il presidio di protesta organizzato dai sindacati del comparto edile alla vigilia della manifestazione confederale in piazza Apostoli

Fantocci insanguinati con caschi, guanti e scarpe da lavoro. Sono comparsi venerdì mattina nei pressi di largo di Torre Argentina, in via di San Nicola De’ Cesarini, per dire basta alle morti sul lavoro.

La manifestazione è stata organizzata dai sindacati edili -  Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil capitoline - alla viglia della manifestazione confederale unitaria in piazza Santi Apostoli fissato per sabato mattina, un’azione dimostrativa contro le stragi sul lavoro per “chiedere che la tutela della salute e della sicurezza siano messi al primo posto”.

“Il 2022 non è ancora giunto al termine ma i dati sugli incidenti mortali nel settore dell’edilizia nella Capitale sono allarmanti: mai così tanti casi dal 2006 - sottolineano i segretari Generali della Fillea Cgil-Filca Cisl-Feneal Uil di Roma Benedetto Truppa, Nicola Capobianco e Agostino Calcagno - è indegno morire nei cantieri come negli anni 60 e 70. È fondamentale fermare la scia di sangue, creando le massime condizioni di sicurezza possibili sui luoghi di lavoro.”

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La richiesta è di avere più controlli e prevenzione, formazione certificata dei lavoratori e maggiore responsabilità da parte delle imprese affinché i loro responsabili siano adeguatamente formati sui rischi del cantiere: “Vogliamo una normativa più stringente come l’introduzione dell’aggravante di omicidio sul lavoro, sulla falsariga dell’aggravante dell’omicidio stradale, e la patente a punti per valorizzare le aziende che investono sulla salute e la sicurezza e punire severamente chi mette consapevolmente a rischio la vita delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Da gennaio a oggi sono stati sette gli operai del settore edile che hanno perso la vita sul lavoro. Gli ultimi due tragici incidenti a metà ottobre, a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. Le vittime si chiamavano Dumitru Ciobanu e Stefano Mizzoni, 47 e 21 anni, e sono morti mentre lavoravano in due cantieri a Monteverde e a Manziana. Alla luce di quella che per i sindacati è una vera e propria strage, anche alla luce della mancanza di efficacia del protocollo sulla sicurezza firmato in Prefettura il 4 agosto scorso, per il 22 ottobre è stata appunto organizzata una manifestazione di protesta in piazza dei Santi Apostoli. 

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