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Monteverde, rimosso un nido di calabroni orientali: "E' il primo caso a Roma”

Il Crocodile Dundee di Morlupo avverte: "Sono più pericolosi"

Non ci sono soltanto le tartarughe azzannatrici o i varani delle steppe. A Roma, tra le specie particolari che vengono segnalate e che destano preoccupazione, ci sono anche i calabroni.

La sorpresa dopo le vacanze

“Mi ero accorta della presenza di questi insetti da un mesetto. Ma ne vedevo uno ogni dieci giorni e la cosa non mi aveva messo in allerta. Ora però, tornata dalla vacanze, ho trovato sette calabroni incastrati tra la finestra e la zanzariera – ha raccontato a Romatoday Federica, una residente di Monteverde – così sono uscita sul terrazzo ed ho visto che c’era un viavai incredibile di calabroni che entravano ed uscivano da un buco presente sul muro e mi sono preoccupata”. 

La prima volta

Il nido è stato eliminato grazie all’intervento di Andrea Lunerti, l’esperto chiamato dall’inquilina di Monteverde. “Spesso vengono contattato per rimuovere alveari o nidi di calabroni, soprattutto in questo periodo dell’anno. Ma non mi era mai capitato di trovarmi difronte ai calabroni orientali (Vespe orientalis), una specie aliena che a Roma e probabilmente nel centro Italia non era mai stata censita” ha spiegato Lunerti che, per la sua abilità nel catturare serpenti ed altri animali, è considerato una sorta di mr Crocodile Dundee di Morlupo, il comune dove risiede.

I calabroni orientalis

Gli insetti rimossi dal balcone, non erano dunque quelli che solitamente s’incontrano in contesti rurali. “I calabroni orientali differiscono dalla vespa crabro, il classico calabrone, per la colorazione. Sull’addome e sulla testa hanno infatti delle fascette gialle che la specie nostrana non ha. Ma soprattutto questi imenotteri, che hanno la capacità di orientare parzialmente il pungiglione colpendo anche lateralmente rispetto al loro corpo, sono un po’ più velenosi”.

Consigli utili

Cosa fare per evitare di entrarvi in contatto? Innanzitutto occorre lavorare sulla prevenzione. “La prima cosa da fare è accertarsi sempre che quando vengono eseguiti dei lavori idraulici o per il posizionamento dei condizionatori, i buchi che vengono fatti siano subito sigillati. Perché è lì, nello spazio lasciato libero per il passaggio dei corrugati – ha spiegato Lunerti - che questi insetti formano il loro nido”. Nei casi di punture “bisogna chiamare i centri antiveleni che sono presenti in alcune strutture ospedaliere”. 

Conservate le prove

Il nido che infestava il balcone è stato comunque rimosso. Gli insetti e le larve, “sono stati neutralizzati con prodotti specifici” ha spiegato Lunerti. In altre parole sono stati eliminati. “Poiché non era mai capitato di trovare delle orientalis, ho deciso di conservare, oltre ai filmati dell’intervento, anche dei campioni: la regina ed un’operaia”. A riprova del fatto che, questi calabroni, sono arrivati anche nella Capitale.
 

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