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Attualità Monte Compatri / Via Don Francesco Bassani

A Monte Compatri gli inquilini Ater sono ancora al gelo e si riscaldano con le stufette

I lotti popolari della frazione di La Cucca al 30 novembre avevano ancora i termosifoni spenti, come racconta il consigliere D'Acuto. Il Sindaco ha intimato all'azienda di procedere con un'ordinanza del 29

Decine di famiglie al freddo a dicembre. Succede a Monte Compatri, comune dei Castelli alle porte di Roma, vicino Frascati. Nei lotti popolari di via Don Francesco Bassani e via Aldo Salvatori l'Ater, azienda proprietaria degli immobili, alla sera del 30 novembre non aveva ancora acceso i riscaldamenti. Per questo gli inquilini, tra i quali molti anziani e disabili o malati oncologici, hanno dovuto ricorrere alle stufette. Con un aggravio delle spese mensili. 

Le case Ater di Monte Compatri al freddo a dicembre

Il caso è motivo di scontro politico tra l'attuale sindaco di Monte Compatri, Francesco Ferri (centrosinistra) e il suo predecessore e capo dell'opposizione in consiglio, Fabio D'Acuto (centrodestra). Il secondo, decaduto dalla carica a maggio 2021 per le dimissioni di 9 consiglieri, nei giorni scorsi ha denunciato le condizioni di decine di famiglie nei lotti Ater in località La Cucca, frazione del comune dei Castelli. D'Acuti, poi, nella serata del 30 novembre è tornato sull'argomento con un post al vetriolo sulla sua pagina Facebook, pubblicando anche le foto di inquilini (tutti anziani o malati) che scaldano gli ambienti delle loro abitazioni tramite stufette a gas o elettriche. 

L'ordinanza sindacale e la polemica dell'opposizione

Una situazione che il Sindaco ha cercato di tamponare con un'ordinanza emessa il 29 novembre, nella quale intima ad Ater di procedere all'accensione delle centrali termiche. Ferri specifica che le temperature sempre più fredde di questo periodo e la presenza di una popolazione particolarmente fragile all'interno degli alloggi in frazione La Cucca, richiedono una particolare attenzione anche per "evitare conseguenze negative per la salubrità pubblica". D'Acuto, però, contesta al primo cittadino di Monte Compatri di essersi mosso un po' in ritardo: "Sindaco cuor di leone - lo apostrofa l'esponente di centrodestra - dopo il clamore suscitato e l’invito ad adoperarsi proferito in consiglio comunale, dà prova della sua esistenza firmando un atto che, a ben vedere, è servito solo a lavarsi la coscienza e pararsi da eventuali problemi". "L’ordinanza è stata pubblicata oggi (il 30 novembre, ndr) - fa sapere D'Acuto - confidiamo che sia stata inviata via pec già ieri, altrimenti saremmo al paradosso. Il primo cittadino deve dare risposte certe in caso di emergenza, se serve mettendoci la faccia, credo che una passeggiata in zona, dopo 15 giorni di freddo, sarebbe stata doverosa".

Gli inquilini si riscaldano con stufe a gas ed elettriche

Come abbiamo scritto in un'altra occasione, quest'anno nella vicina Roma l'Ater ha di molto ridotto le fasce orarie in cui le centrali termiche saranno accese. Dal 21 al 28 novembre il calendario pubblicato sul sito dell'azienda informava che i termosifoni sarebbero stati accesi dalle 18 alle 21, mentre dal 29 novembre al 7 dicembre si aggiunge un'ora in più, partendo il sistema alle 17. A Monte Compatri, dove a gestire gli alloggi è l'Ater Provincia di Roma, sono ancora al gelo e le temperature calano di giorno in giorno, soprattutto dopo il tramonto: "In quelle case vivono anziani, pazienti chemioterapici, disabili e minori . ricorda D'Acuto -. Si stanno riscaldando con stufe a gas, al costo di 37€ a bombola, qualcuno è già alla terza. Altri preferiscono quelle a corrente, con costi esorbitanti". Monte Compatri, come ricorda anche il sindaco Ferri nell'ordinanza, è stato inserito nella fascia climatica E (Roma, invece, è in quella D) da un decreto presidenziale del 1993. Questo significa che l'accensione delle centrali termiche, sia nei lotti popolari sia nei condomini con sistema centralizzato, è possibile dal 22 ottobre al 7 aprile di ogni anno per un massimo di 13 ore giornaliere. C'è da dire, secondo quanto riportava nel 2017 il sito di informazione locale "Il Mamilio", che anche cinque anni fa a dicembre iniziato i riscaldamenti nella frazione di La Cucca non erano partiti e l'allora sindaco, cioè Fabio D'Acuto, emise un'ordinanza del tutto identica a quella di Ferri, il 1° dicembre. 

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