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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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La metro di Roma ai raggi X: la linea A è la peggiore, la C nel mirino dei vandali

L’agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale ha analizzato le tipologie di disservizi e le ore di chiusura di tratte e stazioni sulle tre linee metropolitane cittadine: la prima si conferma quella in condizioni peggiori

La linea A è la peggiore delle tre linee metropolitane cittadine. Lo conferma, senza mezzi termini, il monitoraggio che Acos, l’agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale ha svolto sugli account twitter delle aziende municipalizzate coinvolte nell’infomobilità di Roma Capitale, in particolare @InfoAtac e @romamobilita. Un’attività che ha consentito di tenere traccia delle ore totali di disservizi, oltre 150 sulla metro A tra chiusure di tratte e stazioni.

Metro A, oltre 150 ore di disservizi tra stazioni e tratte chiuse

Sulla prima linea della metropolitana romano si sono infatti verificati, nel corso di tutto il 2022, 161 eventi che hanno comportato disagi per i viaggiatori. La tratta Ottaviano-Battistini da sola ha accumula più della metà delle ore di blocco del servizio ferroviario (15 ore), mentre per quanto riguarda le stazioni chiuse, il primato è detenuto da Re di Roma, rimasta chiusa per 26 ore e 25 minuti. Conteggio che salirebbe se si calcolasse anche la chiusura durate 9 giorni consecutivi, dal 24 marzo al 2 aprile, che porta il totale delle ore di servizio non garantite a 239. Seguono nell’ordine Vittorio Emanuele, San Giovanni (chiusa prevalentemente per cause legate alle manifestazioni nell’omonima piazza), Manzoni, Furio Camillo e Ponte Lungo.

Le ore dei disservizi verificatisi sulla metro A

La maggior parte dei disservizi delle stazioni hanno interessato le fermate profonde della tratta Vittorio Emanuele-Furio Camillo: su 161 eventi relativi alla linea A, ben 118 (il 73%) hanno riguardato la chiusura totale o parziale di singole stazioni. Di questi, 79 eventi (49%) sono avvenuti per imprecisati guasti tecnici, 25 hanno riguardato l’interruzione della fornitura di energia (16%), mentre i restanti 14 sono accaduti per altre cause. Messa a confronto con le altre due linee metropolitane, sottolinea dunque Acos, la metro A nel 2022 è stata “la peggiore in termini di numero di eventi e ore”, anche se nel bilancio va tenuto conto dei lavori di riqualificazione e rinnovamento iniziati a luglio e finalizzati alla sostituzione integrale dell’armamento, con conseguenti chiusure anticipate.

“Per la tratta Ottaviano-Battistini, tuttavia, sono stati recentemente programmati, secondo quanto definito dal DPCM del 15/12/2022, importanti lavori di rinnovamento completo dell’infrastruttura ferroviaria: l’attività comprenderà il rinnovo del binario esistente, per circa 10 km di binario (pari e dispari) e delle relative comunicazioni (deviatoi, scambi e casse di manovra) per un totale di 31,72 milioni di euro - conclude Acos - Resta da sciogliere il nodo dell’affidabilità delle stazioni profonde per le quali si raccomanda, considerato anche che gli ascensori delle stazioni Ponte Lungo, Furio Camillo, Re di Roma e Manzoni sono bloccati almeno dal 1° novembre 2022, di intervenire con i necessari adeguamenti alla normativa vigente e regolarizzare i processi manutentivi preventivi”.

La metro B si salva: il ramo Bologna-Jonio il più problematico

Leggermente migliore la fotografia della metro B, almeno per quanto riguarda il 2022 (mentre nel 2023 il servizio, come più volte riportato anche da RomaToday, ha subito un netto peggioramento). Sulla linea B si sono infatti verificati 87 eventi che hanno comportato un totale di 149 ore di disservizio, poco più della metà delle quali che hanno comportato la chiusura di tratte. 

Il ramo Bologna-Jonio si è rivelato il più problematico, con dieci chiusure per mancanza treni verificatesi prevalentemente a febbraio e marzo. Per quanto riguarda le stazioni chiuse singolarmente, il primo posto spetta a Libia su cui pesa la chiusura completa dal 25 maggio all’11 giugno, per un totale di 17 giorni consecutivi e 316 ore di apertura non garantite.

Monte ore dei disservizi verificatisi sulla metro B

Seguono Bologna e Jonio (poco più di 5 ore di chiusura), mentre le stazioni maggiormente soggette a chiusura per cause cosiddette “esogene” (come per esempio malori, persone sui binari o danni da maltempo) sono Circo Massimo e Colosseo - nel loro caso, per manifestazioni - e Rebibbia per intervento delle forze dell’ordine. Non è stato conteggiato, in quanto programmato con largo anticipo, il servizio non effettuato sulla tratta Laurentina-Castro Pretorio, che ha chiuso alle 21:00 dal 19 aprile al 6 giugno per lavori di interconnessione con la metro C a Colosseo.

La metro C rallentata dagli atti vandalici e dai pochi treni

La metro C, la più nuova delle linee metropolitane romane, è quella che ha totalizzato meno ore di chiusura per disservizi. Nel corso del 2022 si sono registrate prevalentemente due tipologie di eventi: 5 chiusure principali riguardanti l’intera linea, e la chiusura della tratta Grotte Meloni-Pantano a causa dello svio di un treno presso i tronchini di inversione a Pantano.

I rallentamenti, che hanno colpito per 27 volte la linea, sono stati causati per il 52% delle volte da atti vandalici che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Una casistica alla quale, sottolinea Acos, la linea sembra essere particolarmente esposta, forse a causa dell’assenza del macchinista a bordo nella metropolitana automatica. Le forze dell'ordine sono intervenute 19 volte, di cui 15 per atto vandalico (e conseguente rallentamento della linea), le restanti 4 volte per manifestazioni nell’area di San Giovanni, che hanno comportato la chiusura del nodo di scambio con la linea A.

Monte ore dei disservizi verificatisi sulla metro C

La metro C si conferma quindi, per Acos, la più affidabile, proprio in virtù della recente costruzione. La maggiore criticità riguarda la dotazione ridotta di convogli, solo 13 per 18 km di linea, che "non consente all’esercente di erogare un servizio con frequenza superiore a 5 corse/ora (un treno ogni 12 minuti) e rischia di peggiorare in vista del prolungamento della linea a Colosseo (+3,6 km, +2 stazioni).

"Il DPCM del 15/12/2022 ha, tuttavia, ampliato le possibilità di potenziamento della linea, mettendo a disposizione 60 milioni di euro per l’acquisto di 5 nuovi treni - ricorda Acos - Considerando i 6 treni previsti e finanziati con DM 86/2018 e L. 145/2018 (Legge di Bilancio 2019), è previsto entro pochi anni che sulla terza linea di Roma verranno immessi in servizio 11 nuovi convogli. È anche in corso la gara per l’affidamento del servizio di revisione intermedia della flotta esistente".

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