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Martedì, 16 Aprile 2024
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Si torna a messa, dal 18 maggio riaprono le chiese: ecco le regole da rispettare

Firmato a palazzo Chigi il protocollo che disciplina la ripresa delle celebrazioni. Dalla mascherina al gel, ecco tutte le regole

Riaprono le chiese dopo un lockdown di oltre due mesi. Dal 18 maggio si potrà tornare a messa, disciplinati da un rigido protocollo. A firmarlo ieri il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese. 

Nel predisporre il testo si è tenuto conto della necessità di tutelare la salute pubblica con indicazioni accessibili e fruibili da ogni comunità ecclesiale. Le regole sono, a ben guardare, quelle che già si stanno sperimentando per i funerali dallo scorso 4 maggio. 

Se chiese piccole, possibile messe all'aperto

Anche per le messe aperte ai fedeli non è previsto il termoscanner ma si raccomanda ai fedeli con sintomi influenzali di rimanere a casa: non potrà entrare in chiesa chi ha più di 37.5 di temperatura o chi è stato a contatto con malati di coronavirus. Prevista anche la possibilità di celebrare la liturgia all’aperto, laddove gli spazi non siano adeguati al rispetto dei DPCM.  Si prevedono "dispense dal precetto festivo per motivi di età e di salute" ed è consigliabile la continuazione delle messe in streaming per gli ammalati e per gli anziani a rischio contagio.

Mascherine

Previsto l'obbligo di indossare la mascherina per fedeli e celebranti. L'ingresso in chiesa dovrà naturalmente essere contingentato e il Protocollo prevede la possibilità di più celebrazioni. All'ingresso della chiesa ci saranno dei volontari rigorosamente riconoscibili e muniti di tutte le precauzioni del caso, i quali verificheranno che  accesso e uscita dall'edificio sacro siano diveresi. Le acquasantiere saranno vuote e all'ingresso dovrà esserci del gel igienizzante per i fedeli, che dovranno in ogni caso mantenersi a distanza di sicurezza. Vietato inoltre lo scambio della pace.

La comunione 

Al momento della comunione, il sacerdote - previa igienizzazione delle mani - dovrà consegnare l'ostia senza toccare le mani dei fedeli. Si chiede inoltre la predisposizione di luoghi appositi in chiesa per accogliere i disabili e laddove ci siano chiese molto piccole tali quindi da non poter garantire le norme per la salvaguardia della salute, si caldeggia la celebrazione in luogo aperto.

Le confessioni 

Le messe aperte ai fedeli da lunedì 18 maggio prevedono le confessioni in mascherina, tanto per il prete quanto per il fedele, "in luoghi ampi e areati che consentano il distanziamento e la riservatezza". Aboliti inoltre i sussidi e i libretti per i canti; anche le offerte seguiranno un iter diverso: non più con la raccolta durante la celebrazione. Saranno raccolte in un apposito contenitore all'ingresso o in altro luogo adatto.

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