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Dal primo singolo all'album con un crowdfunding, il "sogno" della MaTeMusik band & crew: "Aiutateci a realizzarlo"

Il progetto nasce all'interno dello Spazio giovani MaTeMù, gestito dal CIES Onlus. Il 15 giugno 2021 è uscito il primo singolo, 'Come te', per lanciare l'intero progetto

Ogni angolo di Roma è un bel posto per ballare. Ognuno a modo proprio, tutti sulle stesse note. Non è facile individuare “quella voce che urla” dentro ognuno, quelle “parte irrazionale fatta di luci e ombre” ma se la si riconosce nell’altro poi, alla fine, diventa una festa. Si chiama ‘Come te’ ed è il primo brano realizzato dai ragazzi e dalle ragazze di MaTeMù, lo Spazio Giovani e Scuola d'Arti creato e gestito dal CIES Onlus, in collaborazione con il Municipio Roma I, uscito il 15 giugno 2021. 

Un singolo lanciato con un obiettivo più ambizioso, “un sogno”: reperire le risorse necessarie per produrre il disco di esordio della MaTeMusik band & crew. L’uscita di ‘Come Te’ lancia infatti la campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso (qui il link della crowdfunding). Il testo di ‘Come te’, che darà il nome all’intero album, è stato scritto dalle ragazze che lo cantano insieme all’insegnante, la cantante e compositrice Ludovica Manzo. 

Il progetto è maturato all’interno di MaTeMù, all’Esquilino, che da ormai oltre dieci anni, allo scopo di combattere le disparità di accesso alla cultura e all’arte, dà la possibilità a centinaia i ragazzi di frequentare gratuitamente undici corsi artistici di alta qualità (musica, teatro, hip hop, arti grafiche), affiancati da una scuola di italiano, il supporto psicologico, l’orientamento alla formazione e al lavoro, spazi per allenarsi, provare, incontrarsi aperti a tutti i cittadini. 

“L’idea di fondo del progetto è che l’arte e la cultura siano un diritto per tutti e per questo tutti devono avere la possibilità di accedervi, non come se fosse un lusso ma un bisogno primario”, spiega a Romatoday Dina Giuseppetti, coordinatrice di MaTeMù. “Dal percorso musicale nel 2012 è nata la MaTeMusik band & crew nella quale negli anni si sono alternati decine di ragazzi e ragazze di estrazioni culturali e sociali molto diverse. Il progetto dell’album è un modo per dare una ricaduta concreta e visibile di dieci anni di lavoro della band. Il primo singolo è stato finanziato con le risorse del Cies ma abbiamo calcolato che per l’uscita dell’intero album servono 6mila euro. Per questo abbiamo lanciato un crowdfunding”.

Il videoclip del singolo è stato realizzato dal regista Andrea Segre. “Da MaTeMù le idee escono anche se non vuoi”, ha detto Segre. “Con le parole, con i corpi, con gli sguardi, con le vite. Ho semplicemente avuto l’onore di poterle ascoltare e farmi trascinare in una danza collettiva tra silenzio e follia, tra pensiero e libertà, tra solitudine e gruppo”. Le scene sono state girate tra il Circo Massimo, Colle Oppio, Torpignattara e il Parco degli Acquedotti. 

Il singolo è dedicato a Carlo Conti, jazzista molto conosciuto nel panorama nazionale nonché insegnante della scuola di musica di MaTeMù, morto a soli 40 anni nel maggio del 2020, e a Francesco Maresca e Anna Donzelli, ex allievo della scuola, promessa del jazz, morto in un incidente stradale insieme alla fidanzata. 

“Il tema principale di ‘Come te’ è quello del rapporto che ognuno di noi ha con la propria parte irrazionale fatta di luci e ombre, che ci spaventa ma allo stesso tempo ci consola perché ci fa sentire vivi”, si legge in una nota stampa. “Il testo del brano è costruito come un dialogo tra due persone, due ragazzi: uno dei due, di fronte all’imbarazzo dell’altro nel rivelare la sua parte più intima, lo rassicura dicendogli ‘succede anche a me’, ‘come te’ io provo gli stessi sentimenti ed emozioni. Un dialogo intimo, in un momento di quotidianità che poi diventa un’apertura vitale, energica e solidale”. 

Dal punto di vista musicale, “nell’armonia e nel tipo di andamento ritmico, il brano vuole essere un richiamo alla Black Music in generale. La sua natura è determinata dal fatto che nasce come finale del concerto/spettacolo ‘Bestiaccia’ in cui aveva una funzione di ‘grande coro finale’, quasi un Gospel un inno alla comunità, una sorta di festa in cui ci si ritrova tutti uniti, come esseri umani, nel bene e nel male, con le nostre Bestiacce dentro con cui fare i conti”.

‘L’arte esiste perché la vita non basta’, si legge sul muro di MaTeMù. Ora, per gli oltre 40 ragazzi e ragazze della MaTeMusik band & crew è arrivato il momento di realizzare un sogno “che ci accompagna da qualche anno”: il primo album.

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