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A novembre a Roma la grande manifestazione nazionale per la pace

Previsti presidi e cortei in diverse piazze della città. A organizzarla la Rete Pace e Disarmo, che riunisce decine di associazioni e organizzazioni

È fissata per sabato 5 novembre la grande manifestazione nazionale per la pace e contro la guerra in Ucraina organizzata dal mondo dell’associazionismo: “Cessate il fuoco subito, negoziato per la pace: l’Onu convochi una conferenza internazionale”, è l’appello rilanciato dalla Rete Pace e Disarmo, piattaforma che riunisce decine di associazioni e organizzazioni di tutta Italia.

Il concentramento dei diversi cortei è previsto per le 12, e le piazze e il percorso verranno comunicati nei prossimi giorni: “La manifestazione sarà apolitica e apartitica perché nessuno si può intestare una pace che riguarda l’Italia, l’Europa e il mondo intero - spiegano da Rete Pace e Disarmo - la guerra in Ucraina ha conseguenze negative a tutti i livelli e lo abbiamo visto con l’aumento dei costi dell’energia e con le ricadute a catena sulla nostra economia. Continueremo a sostenere il popolo ucraino, proprio questa settimana abbiamo inviato, insieme a Caritas Italiana, 3 ambulanze per due ospedali di Leopoli, e saremo sempre a fianco delle vittime di questo conflitto bellico alle porte dell’Europa”.

“Il 5 novembre vogliamo dire che non né mai troppo tardi per sedersi ad un tavolo e cercare un punto di incontro per porre fine al conflitto bellico - concludono gli organizzatori della manifestazione - ora il nostro compito è quello di dare voce ad un grande movimento popolare che già esiste nel paese per dire che l’unica via possibile è la pace”.

Giovedì sera, intanto, alla fermata della metro Castro Pretorio si sono riunite diverse centinaia di persone per un sit-in che avrebbe dovuto andare in scena davanti all’ambasciata russa, rimasta però inavvicinabile perché transennata. A coordinarlo Mean, il Movimento Europeo di Azione Nonviolenta, che ha portato a Roma decine di attivisti da tutt'Italia per manifestare a sostegno dell'Ucraina: «Non c’è vera pace senza verità, non c’è verità senza libertà», è stato lo slogan scandito dalle associazioni promotrici. Al presidio hanno preso parte anche diversi esponenti del centrosinistra, tra cui Enrico Letta e Emma Bonino, e il leader di Azione Carlo Calenda.

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