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La risposta alla violenza fascista: a Roma piazza stracolma per urlare "mai più fascismi"

Per gli organizzatori sono più di 200mila le persone arrivate da tutta Italia, che hanno invaso piazza San Giovanni

Piazza San Giovanni piena come non si vedeva da tempo. Costituzione in mano e cartelli con messaggi antifascisti sono i protagonisti della mobilitazione che ha chiamato a raccolta, da tutta Italia, quella parte di Paese che non vuole più sentire parlare di fascismo. In 200mila secondo gli organizzatori, 80.000 una stima più verosimile, figlia di 800 pullman provenienti da tutta Italia e soprattutto dell'indignazione montata all'indomani dell'assalto fascista alla Cgil di sabato scorso

Al sit in, organizzato da Cgil, Cisl e Uil e intitolato "Mai più fascismi" hanno partecipato numerose sigle dall'Anpi a Libera fino a Legambiente. Presenti anche molti volti della politica, Giuseppe Conte e Luigi di Maio del Movimento cinque stelle, mentre a sinistra il ministro alla Salute, Roberto Speranza, Massimo D’Alema, Pierluigi Bersani, per citarne alcuni. Ma anche il candidato sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che visto il silenzio elettorale non rilascia dichiarazioni. "Il fascismo raccoglie i rigurgiti da una società stanca dove mancano politiche sociali serie - dice Do Luigi Ciotti, presidente di Libera. Servono risposte concrete".

Mentre Maurizio Landini, segretario nazionale della Cigil, dal palco richiama all’unità: "Questa piazza dimostra la sconfitta di chi pensava che con un atto di violenza si potesse tornare indietro di cento anni nella nostra storia -. Uniti siamo in grado di difendere la nostra costituzione". E poco prima lo stesso Landini alla partenza del corteo aveva sottolineato come quella di oggi "è una manifestazione che difende la democrazia di tutti. Questo è il tema. L'attacco alla Cgil l'attacco al sindacato è in realtà un attacco alla dignità del lavoro di tutto il paese. E noi siamo qui non per difendere qualcuno ma per difendere la democrazia è per estendere la democrazia nel nostro paese e in Europa", sottolinea ancora Landini. "C'è da progettare un futuro che applichi i principi fondamentali della nostra costituzione". 

Si chiude sulle note di Bella Ciao, intonate da tutta la piazza a gran voce, la manifestazione di piazza San Giovanni, al termine dell’intervento dal palco del segretario della Cgil.
 

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