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Emergenza rifiuti, i cittadini di Roma Est portano “la grande monnezza” sotto il Ministero

Non solo proteste, ma anche idee. E' il popolo dei comitati del VII e del V municipio che, esasperato dalla mancata raccolta rifiuti, porta la propria rabbia sotto il Ministero

“A noi il rimpiattino tra Regione e Comune non interessa più, siamo stufi di vivere tra i rifiuti e abbiamo anche idee chiare per cambiare la situazione”. Idee che si ispirano al principio delle “3 R”, “riduci, riusa, ricicla”. A cantarlo - letteralmente - in coro sono stati residenti e comitati di Roma Est, che soffocati dai miasmi hanno voluto portare la “grande monnezza” direttamente sotto la sede del Ministero della Transizione Ecologica.

L’appuntamento era per martedì pomeriggio per una manifestazione organizzata da Comitato Spontaneo Sottosuolo Quadraro Vecchio,Comitato TorPigneto Almagià’, Assemblea spontanea cittadin* ed esercenti del Pigneto-Prenestino, Pigneto Pop, P.A.C. Libero, Cinecittà Bene Comune, Circolo Arci Sparwasser, Pigneto Emergenza Rifiuti e Comitato Castore Durante. Striscioni, cartelli, t-shirt con stampato il viso di “Er Monnezza” e un flashmob musicale per protestare non soltanto contro la mancata raccolta dei rifiuti ma anche per l’assenza di strategie utili a combattere un’emergenza con cui si fa i conti ormai da anni.

“Negli ultimi mesi in particolare c’è stato un costante e progressivo peggioramento della raccolta dei rifiuti nel nostro quartiere, in tutte le vie che sono poi densamente popolate - spiega Alessandro Lucarelli di Cinecittà Rete Comune - Siamo stanchi di scrivere all’Ama, al Municipio e al Comune, siamo venuti al Ministero sperando di ottenere un incontro per avere spiegazioni e soluzioni concrete”.

“Quello dei rifiuti è un problema endemico e sistematico di questa città che dura ormai da troppo tempo - aggiunge Luca Saraceni del Comitato Spontaneo Pigneto - Siamo stufi di stare in mezzo alle discariche, chiediamo una raccolta differenziata spinta, un’economia circolare, un porta a porta che era stato fatto e non si sa dove è finito. Abbiamo idee chiare su come si potrebbe risolvere e chiediamo di essere ascoltati”.

Al termine della manifestazione alcuni rappresentanti dei cittadini sono stati ricevuti al Ministero, un incontro che - come spiega chi ha partecipato - si è chiuso però con un nulla di fatto: “È stato un grosso buco nell'acqua - conferma Enzo Bistoni del Laboratorio Sociale Autogestito Centocelle - hanno declinato ogni competenza sul tema tranne  affermare che se ne occupano per via delle infrazioni a livello di Comunità Europea interessando la prefettura. A meno di colpi di scena  come un accordo tra Comune e Regione si andrà con molta probabilità ad un commissiariamento di tutto il  settore, uno scenario che è quanto di più lontano da quello che vorremmo. Ci attrezzeremo per una battaglia che si prevede lunga e piena di insidie”.

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