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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Malata, sola e senza lavoro sotto sfratto: per Nicoletta è una corsa contro il tempo

Paziente oncologica con altre gravi patologie, da oltre 2 anni non riesce più a pagare l'affitto. Ordinanza sospesa fino al 18 gennaio. L'assessore: "Apriamo tavolo per risolvere criticità"

Una vita passata nello stesso appartamento di viale Jonio di proprietà dell'Enasarco, ente nazionale di assistenza di agenti e rappresentanti di commercio, poi la morte della madre, la malattia e le difficoltà economiche conseguenti alla perdita del lavoro. Infine l'ordinanza di sfratto esecutivo per morosità, migliaia di euro non pagati in oltre due anni. La vita di Nicoletta, 58 anni, è precipitata fino a farle rischiare di restare in strada, nonostante le condizioni fisiche precarie.

Lo sfratto di una malata oncologica e disoccupata di viale Jonio

La mattina del 17 novembre i carabinieri, insieme all'ufficiale giudiziario, al fabbro e ad un medico si sono presentati alla porta della donna, sola al mondo. Non ha famiglia, né amici a cui rivolgersi. Solo Asia Usb, il sindacato inquilini, che ha intercettato il caso di Nicoletta tramite lo sportello attivo al Tufello, a pochi passi dalla palazzina gialla di proprietà dell'ente. Un ente che lì ha iniziato a dismettere da anni e in III municipio possiede una buona fetta dei suoi immobili, tra Val Melaina e Nuovo Salario. Subito è stato organizzato un picchetto, alla presenza anche dell'assessore alle politiche abitative del municipio, Luca Blasi, che di emergenza casa e sfratti ne sa qualcosa data la sua pluriennale militanza nei movimenti. "Se si arriva a sfrattare una persona del genere - commenta a RomaToday - in quelle condizioni, significa che siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Noi non lo possiamo permettere. Bisogna fotografare costantemente quella che è la situazione. E ci vuole un confronto con i commissariati di zona. Costruire un calendario degli sfratti ed esserne a conoscenza, non possiamo come ente essere all'oscuro degli sfratti nei nostri quartieri". Lo sfratto alla fine è stato sospeso e rimandato al 18 gennaio: in due mesi andrà trovata una soluzione.

La storia di Nicoletta: dalla morte della madre al cancro, fino alla perdita del lavoro

Nicoletta, che in viale Jonio è cresciuta e ha vissuto con i genitori, da quando è morta la madre ha perso una importante fonte di sostentamento oltre che l'ultima figura di riferimento della sua vita. Il tumore aggressivo alla tiroide, le cure e le successive patologie che l'hanno anche resa cieca ad un occhio e disabile all'80%, hanno fatto sì che il lavoro nell'agenzia di viaggi che le permetteva di pagare l'affitto venisse meno: "Così ha iniziato a pagare a singhiozzo - racconta Fabio Catalano dello sportello Asia Usb del Tufello - fino ad essere completamente morosa. Sono ormai due anni che non riesce a pagare, c'è un avvocato che la segue. Quello di giovedì era il sesto accesso, se non avessimo saputo nulla l'avrebbero messa in strada, anche perché il medico che l'ha visitata ha detto che era sfrattabile.

Asia-Usb: "Neanche più l'Onu può tutelare gli sfrattati"

A Roma ormai nemmeno più l'Onu può tutelare chi è sotto sfratto: lo Stato ha deciso che non deve considerare come vincolanti le sentenze dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite, quindi tutti i tribunali hanno sbloccato le sospensive e verranno tutti sfrattati. La graduatoria Erp, tra l'altro, è ferma al primo semestre del 2020 quindi persone come Nicoletta o come Fabrizio Cerro, con i punteggi utili per ottenere un alloggio popolare, sono in condizioni precarie perché gli uffici sono lenti". E anche se i municipi applicassero la legge che permette di erogare un contributo all'affitto, sarebbe impossibile reperirne uno sul mercato: "I piccoli proprietari non affittano - continua Fabio - e si può anche capire. Non è accettabile, invece, che proprietari come Enasarco, con migliaia di alloggi, preferiscano murarli come fanno a Cinecittà invece di metterli a disposizione". 

L'assessore: "Aperto tavolo di monitoraggio sugli sfratti"

"Già prima di questo tentativo di sfratto - fa sapere Luca Blasi a RomaToday - avevamo deciso di istituire un tavolo paritario con sindacati, movimenti e comitati di occupanti, insieme anche al presidente Paolo Emilio Marchionne e all'assessora alle politiche sociali Maria Concetta Romano. Il primo incontro sarà martedì. L'obiettivo è stilare una 'road map' delle situazioni su cui mettere mano e portarla al Comune: quindi le residenze agli occupanti, gli sfratti, il sostegno alle morosità incolpevoli. Ci siamo resi conto che c'è scarsa informazione, le famiglie non sanno di poter accedere ad un contributo ed evitare l'ordinanza di sfratto. Proviamo a mettere in campo una nuova modalità operativa  - prosegue Blasi, che un mese fa ha sostituito il dimissionario Christian Raimo assumendo la delega alla Cultura - e di confronto con i territori, sperando ci sia una capacità effettiva di istituire un dialogo che trovi anche modalità formali, magari con la costruzione di un osservatorio". Nell'immediato, per evitare conseguenze tragiche per Nicoletta "convocheremo Enasarco - conclude l'assessore - per sottoporgli la problematica. Ma va detta una cosa: non possiamo muoverci caso per caso, è un fenomeno collettivo e come tale va affrontato". 

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