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"Mai più fascismi": a Roma la manifestazione dell'Italia che "difende la democrazia"

Quella di oggi "è una manifestazione che difende la democrazia di tutti", afferma il segretario della Cgil Landini

Un corteo da piazza dell'Esquilino fino a piazza san Giovanni dove è previsto il grosso della manifestazione. Mai più fascismi lo slogan scelto dalla Cgil, Cisl e Uil per l'evento ad una settimana dall'assalto fascista alla Cgil e dalla guerriglia no green pass nel centro di Roma. E a giudicare dalla partecipazione si può parlare già di grande successo.

Sono oltre 800 i pullman che hanno portato a Roma migliaia di manifestanti e alle 13, quando il corteo doveva ancora partire dall'Esquilino, piazza san Giovanni era già piena. Decine di migliaia di persone già presenti per una piazza che ricorda quelle di 20 anni fa, durante l'era Cofferati. Palloncini tricolori, bandiere, striscioni la risposta all'assalto della sede di corso Italia, sabato scorso da parte dei movimenti legati all'estrema destra.

Il corteo e l'arrivo in piazza

Due gli striscioni che aprono il corteo partito dall'Esquilino. "La Cgil resiste", recita il primo. Poco distante il secondo: "Noi coi fascisti abbiamo finito di parlare il 25 aprile". Il Corteo alle 14.20 è giunto in piazza. Arrivato in piazza Landini ha ricevuto un'accoglienza da star.  La folla ha infatti salutato l'arrivo del segretario scandendo il suo nome e cantando l'immancabile 'Bella ciao'. Landini non si è sottratto ad abbracci, saluti e strette di mano.

Gli slogan

Tanti gli slogan, migliaia le bandiere che sventolano nel pomeriggio mite della Capitale. Carla Pucci, pensionata, è la prima a prendere la parola, per ricordare "anni di lotte e di conquiste" che sorreggono oggi la richiesta di "impegni per la sanita' pubblica, risorse e fine del precariato", dice tra gli applausi. C'e' spazio anche per l'isolata manifestazione di dissenso di un militante di destra. Sfila in direzione contraria al corteo e sventola il tricolore.

Landini alla partenza del Corteo

Quella di oggi "è una manifestazione che difende la democrazia di tutti. Questo è il tema", afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, camminando in testa al corte diretto a Piazza San Giovanni. "L'attacco alla Cgil l'attacco al sindacato è in realtà un attacco alla dignità del lavoro di tutto il paese. E noi siamo qui non per difendere qualcuno ma per difendere la democrazia è per estendere la democrazia nel nostro paese e in Europa", sottolinea ancora Landini. "C'è da progettare un futuro che applichi i principi fondamentali della nostra costituzione".

"L’assalto squadrista alla sede nazionale della Cgil - spiegavano i leader sindacali - è un attacco a tutto il sindacato confederale italiano, al mondo del lavoro e alla nostra democrazia. Chiediamo che le organizzazioni neofasciste e neonaziste siano messe nelle condizioni di non nuocere, sciogliendole per legge". Per Landini, Sbarra (Cisl) e Bombardieri (Uil) è quindi "il momento di affermare e realizzare i principi e i valori della nostra Costituzione. Invitiamo, pertanto, tutti i cittadini e le forze sane e democratiche del Paese a mobilitarsi e a scendere in piazza sabato prossimo".

Per l'assalto, tra gli altri, sono stati arrestati i leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino. A chiedere per primo lo scioglimento del movimento di estrema destra dopo l'attacco era stato il segretario del Pd Enrico Letta: "È l'ora di sciogliere Forza Nuova", aveva detto il giorno degli scontri, esprimendo "solidarietà alla Cgil e alle forze dell’ordine per gli attacchi squadristi di oggi. Inaccettabile quel che sta accadendo. Il Paese tutto risponda unito a queste degenerazioni intollerabili".

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